Il Mes è diventato argomento di discussione dentro e fuori le aule del Parlamento. Questa volta, però, al centro della polemica ci sono finiti Matteo Salvini e Giorgia Meloni, fortemente criticati dal Movimento 5 Stelle per via delle posizioni prese dai loro partiti durante l’emergenza Coronavirus.
Mes, è scontro in aula
Proprio ieri, alla Camera, tra gli Ordini del giorno di Fdi figurava la richiesta di “impegnare il Governo a non usare il Mes in alcun caso“. Su questo punto, almeno fino a qualche giorno fa, sembravano essere allineati anche quelli del M5s che, tuttavia, non hanno poi appoggiato le richieste avanzate dalla Meloni, tant’è che sul Mes lo stesso Di Maio ha dichiarato di essere pronto a trattare (rivedendo il suo parere iniziale).
Contraria al Mes fin da subito, come non ha mai nascosto, è stata Giorgia Meloni che, dopo essersi vista bocciare l’Ordine del giorno, si è rivolta ai suoi colleghi non risparmiando critiche a questi ultimi. In aula alla Camera allora gli animi si sono riscaldati, con urla e accuse che hanno fatto da contorno a tutta la discussione.
Cinquestelle contro Salvini e Meloni: le accuse
Il Movimento 5 stelle, comunque, ha prima ribadito la propria posizione e, una volta terminate le discussioni con Fratelli d’Italia, lo stesso ha continuato a fare anche dopo, pubblicando sul blog dei Cinquestelle un post molto esaustivo sul perché – sul Mes – i rappresentanti del Movimento abbiano scelto di prendere le distanze dalla Meloni, Salvini e i partiti di destra.
Anche se la Meloni è stata la più criticata, pesanti accuse sono state rivolte a Matteo Salvini, che è stato definito l’autore di un “bombardamento disinformativo che, probabilmente, non ha precedenti della storia della Repubblica”.
“Le pagliacciate della Meloni”, così i Cinquestelle prendono le distanze da Fratelli d’Italia
L’articolo pubblicato sul blog di Beppe Grillo subito dopo la bocciatura dell’Odg di Fratelli d’Italia non lascia spazio all’interpretazione. “Le pagliacciate della Meloni”, questo è il titolo che è stato scelto per chiarire quella che è l’opinione che il Movimento sulla portavoce Fdi e il suo collega, Matteo Salvini. Quest’ultimo, da alleato (prima della crisi di Governo), pare adesso essere diventato una persona con cui i pentastellati non vogliono avere a che fare.
Giorgia Meloni e Matteo Salvini continuano a rilanciare falsità e fake news – è stato scritto-. Oggi ci concentriamo sulla passionaria finta patriota e traditrice dell’Italia che ha presentato alla Camera un inutile e strumentale ordine del giorno in cui voleva impegnare il governo a non utilizzare il Mes, voluto dal centrodestra quando lei era ministro e votato in Parlamento da alcuni attuali fedelissimi della Meloni. Ma come, non era stato già attivato il Mes, da questo Governo, come volevano far credere il gatto e la volpe alcuni giorni fa, prima che fossero stati smascherati dallo stesso Presidente Conte?
Il tentativo della Meloni è stato poi definito una “provocazione” nello stesso post, respinta perché presentata da chi “costantemente ha remato contro gli interessi del Paese“.
L’appoggio del M5s a Giuseppe Conte
Plauso, invece, al Premier Giuseppe Conte che, secondo i Cinquestelle, ha raggiunto in questi giorni un “risultato straordinario“.
Il MoVimento 5 Stelle si fida dello straordinario lavoro che il Presidente Conte sta portando avanti in Europa – è stato riportato sul blog – e ieri è stato ottenuto un primo storico risultato, in quanto è stato considerato urgente e necessario il ricorso europeo allo strumento innovativo dei recovery fund e agli aiuti comuni per la ricostruzione. Il Presidente Conte ha raggiunto ieri un risultato straordinario, impensabile fino a poco tempo fa, storico perché cambia completamente la prospettiva finanziaria dell’Unione Europea.
Che la crisi scatenata dalla pandemia avrebbe influenzato le dinamiche della politica interna era chiaro fin dall’inizio. Adesso, quindi, non ci resta che aspettare di vedere come si evolve la cosa. Mentre il malcontento antieuropeista continua ad insidiarsi tra gli italiani, le decisioni di Conte e dell’Europa potrebbero cambiare tutto sia a livello nazionale che internazionale.