1 maggio, Conte: ‘Mondo del lavoro a dura prova. Lo Stato non ha mai trovato di fronte a sé una minaccia come questa’

In occasione della Festa del Lavoro, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha voluto mandare un messaggio agli italiani con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook.

Nella prima parte del suo messaggio Conte ha voluto parlare del momento di difficoltà che sta attraversando il mondo del lavoro in tutti i suoi settori. La macchina dell’economia viaggia a rilento e combatte per non fermarsi. Ma il colpo più duro, almeno nell’immediato, ha travolto i lavoratori. “Il mondo del lavoro è messo a dura prova. Tanti vivono con ansia e preoccupazione questa emergenza, fra attività chiuse e prospettive di lavoro a rischio. Molti, durante la fase più acuta di questa emergenza, hanno lavorato negli ospedali, in strada o in ufficio per assicurarci assistenza, soccorso, sicurezza e beni essenziali”.

Conte ha poi voluto volgere lo sguardo al futuro parlando del prossimo 4 maggio, quando quattro milioni e mezzo circa di lavoratori potranno fare ritorno alla propria occupazione. “Oltre 4 milioni tornano a lavoro lunedì grazie ai primi risultati delle misure di contenimento: impiegati, addetti e operai che potranno confidare nell’applicazione di rigidi protocolli di sicurezza, su cui saremo intransigenti”.

Dopo aver fatto riferimento ad alcune lettere ricevute, il Presidente del Consiglio ha voluto rimarcare il lavoro e l’impegno dello Stato per uscire dalla crisi. “Lo Stato, così come tutti i lavoratori, non ha mai trovato di fronte a sé una minaccia sanitaria ed economica come questa. Negli ultimi 50 giorni abbiamo dovuto mettere in campo uno sforzo economico pari a quello di intere manovre di bilancio realizzate nell’arco di 2 o 3 anni. Tanti hanno ricevuto un sostegno, altri lo riceveranno nei prossimi giorni. Abbiamo lavorato al massimo per far ripartire a pieno regime il motore dello Stato, perché questo poderoso sostegno pubblico si concretizzasse in pochi giorni. Ci sono stati e ancora continuano alcuni ritardi nelle somme da erogare, come pure complicata si sta rivelando la partita dei finanziamenti. Chiedo scusa a nome del Governo, e vi assicuro che continueremo a pressare perché i pagamenti e i finanziamenti si completino al più presto. È ai dettagli un nuovo provvedimento con aiuti e misure per la ripartenza economica che saranno più pesanti, più rapidi, più diretti. Non farò finta di non sentire i vostri consigli, le vostre sollecitazioni, la vostra rabbia, la vostra angoscia. Non cadono nel vuoto, non sono parole al vento. Sono piuttosto il vento che spinge più forte l’azione del Governo. Credo sia l’unico modo per onorare questo giorno, questo 1 maggio“.

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