Corruzione, peculato, falso, contrabbando e traffico internazionale di rifiuti sono i reati contestati a 69 indagati dalla procura di Salerno in un’operazione affidata alla Guardia di Finanza che ha eseguito le misure cautelari in provincia di Salerno, Avellino, Caserta e Napoli. Il provvedimento riguarda funzionari doganali, personale sanitario, spedizionieri, dipendenti di societa’ operanti nel porto di Salerno. I particolari dell’operazione saranno illustrati in una conferenza stampa telematica del procuratore alle 10.
L’accordo corruttivo tra funzionari delle Dogane in servizio nel porto di Salerno e aziende era capillare, al punto che i documenti per dare il via libera al carico erano compilati con anticipo e senza controlli. Lo si capisce anche da una intercettazione in cui un funzionario racconta quanto gli e’ accaduto al dipendente di una di queste ditte. “Mi ha fermato la Finanza…mi ha fatto il controllo. Manco i cani… tenevo io le carte del verbale, dietro, no… pensa se questi vedevano il verbale che, fatto alle cinque e mezza, e… erano le cinque e dieci e stavamo la’…”, dice il primo, mentre il secondo ride. Anche le immagini catturate dalle telecamere spia degli inquirenti mostrano con chiarezza come i container nel porto venivano aperti per prelevare merce da distribuire per ‘oleare’ il meccanismo creato. Gli indagati intercettati parlavano non sempre in maniera criptica. Uno al telefono dice: “Io ho pronto settanta patane (patate, in napoletano, ndr.). Prendo e te le porto…e ti do pure la mazzetta a te…io il problema non lo tengo”.
In un’altra, un funzionario specifica: “Io adesso alle tre esco, che vado a fare il carico e…poi ci vediamo dopo a casa”. Una conversazione tra un funzionario e la dipendente di un’azienda di spedizioni vede il primo che avverte chi e quando fara’ l’ispezione. “”Ida scusami, allora veniamo io e Pasquale; fagli fare gia’ tutto il verbale, tanto le bollette… che poi noi veniamo, metto solo il numero di incarico e di protocollo della A77, finiamo, stampiamo e ce ne andiamo, perche’ ho da fare un sacco di cose”, annuncia il funzionario. e la donna risponde: “…e si e’ fatto tardi. Stai tranquillo!”. Ancora, in una conversazione tra un funzionario e la moglie, la donna avanza una richiesta precisa: “Ma, insomma, ‘Meloni’ niente piu’?”; e lui le spiega: “Eh… ‘Meloni’ mica capita sempre! Poi, mica per forza esce visita su ‘Meloni’… che ci devo fare… ti ho portato pero’ i 5 panni in microfibra…”. In un ufficio doganale, le telecamere sorprendono una conversazione a tre. “Una colla per lo SVA… prego… pantofole da stanza rosa… scopino con paletta rosa… ho anche due paia di forbici, ma non so a chi darle! Pigliati ‘na colla Giova’!”, dice il dipendente di una ditta a due funzionari seduti alle loro scrivanie. Un operatore portuale e’ ripreso con in mano un sacchetto nero dell’immondizia con dentro uva. “Oh Enzo, ma hai gia’ fatto le aperture dell’uva?”, lo apostrofa un collega; “Mah… tra un quarto d’ora 20 minuti”, la risposta; “Il capo area c’ha un calo di zuccheri”, insiste l’altro; “Non ci stanno problemi…ok!”, assicura il secondo. Un funzionario doganale poi sistema il sacchetto con l’uva dentro nel bauletto di uno scooter. “Senti, vuoi un po’ d’uva bianca senza semi? Uva bianca o no?”, chiede alla moglie. “Senti, l’uva zuccherina… per me anche no…”, tergiversa la donna. “No, perche’ a me non piace”, ricorda lui.”Non lo so se ne vuoi prendere un po’ per mamma… alla mamma piace”, aggiunge la moglie. “Ma ti porto giusto una confezione”, promette l’uomo. Uno spedizioniere, poi, chiama un funzionario. “Oh Enzo, ascoltami un attimo, c’e’ il mio capo area ma mica ci puoi prendere un poco d’uva?”, la richiesta di questi. “Quanti pacchetti? …5/6 pacchetti?”, domanda lo spedizioniere. “Un assaggio”, dice il primo. “Va bene, va bene, va bene”, la risposta.