Vaccino coronavirus, ceppo mutante: avvertimento degli scienziati

Vaccino coronavirus, ceppo mutante: avvertimento degli scienziati

Gli scienziati hanno lanciato un avvertimento sul modo in cui il virus sta mutando e potrebbe infettare con una seconda ondata

Potrebbe volerci un nuovo vaccino ogni anno per combattere il coronavirus. Questa, in sostanza, la tesi del nuovo studio condotto dal Los Alamos National Laboratory. Secondo quanto riportato dal Los Angeles Times, infatti, a detta degli scienziati è già in arrivo un nuovo ceppo del virus che potrebbe diffondersi più velocemente di quello attuale.

Uno dei rischi più temuti dagli esperti, con l’arrivo di un nuovo ceppo mutante del coronavirus, è che le persone possano essere vulnerabili a una seconda infezione.

Con il ceppo – secondo gli scienziati – che ha iniziato a diffondersi in Europa all’inizio di febbraio e in seguito si è spostato sulla costa orientale degli Usa, si è capito che una volta introdotto in nuove regioni, questo diventa rapidamente il ceppo dominante.

L’allarme che gli esperti hanno voluto quindi lanciare è utile a garantire che i vaccini e i farmaci in fase di sviluppo siano fin da subito efficaci contro il ceppo mutato e non solo contro le prime versioni del virus.

Il team di scienziati guidati da Bette Korber ha scritto che “la mutazione Spike D614G è di urgente preoccupazione“. Lo hanno specificato nel sito BioRxiv, usato dagli esperti per condividere il lavoro prima che diventi oggetto di studio da parte dei colleghi.

I risultati della ricerca alimentano i timori che il Sars-CoV2 possa comportarsi allo stesso modo dell’influenza stagionale. Come è noto, infatti, ogni anno il virus influenzale cambia e c’è la necessità di mettere a punto un nuovo vaccino.

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