Coronavirus, “piano” Russia-Cina per conquistare l’Italia

Coronavirus, “piano” Russia-Cina per conquistare l’Italia. Usa preoccupati. Quella che è già stata ribattezzata la “strategia” degli aiuti internazionali rischia di cambiare lo scacchiere geopolitico

La pandemia – che ormai da mesi tiene in scacco il nostro Paese e l’Europa da un punto di vista sanitario che si è subito trasformata in emergenza economica– rischia ben presto di diventare anche un affaire politico globale,  piuttosto aggrovigliato. Tanti gli “attori” sulla scena. Partiamo dalle crescenti tensioni Usa-Cina e da un dualismo mai superato – nonostante le tante dichiarazioni di facciata tra il Presidente Usa Trump e il “collega” cinese Xi Jinping –  tra i due giganti dell’economia.

Meno di 48 ore fa a far salire l’asticella della tensione ci hanno pensato le parole del Segretario di Stato Pompeo che interrogato  sull’origine della pandemia ha tirato in ballo, senza giri di parole, Pechino affermando che ci sono “ingenti prove che il virus sia partito da un laboratorio di Wuhan”. Tesi peraltro da sempre sostenuta dallo stesso Trump.  Insomma, non solo dazi: tra Pechino e Washington è già tempo di una nuova sfida che, prima di tutto, si gioca sulla ripresa dopo l’impatto sul Pil causato dall’emergenza coronavirus.

Con “la variabile tempo” che potrebbe fare la differenza visto che in una sorta di involontario passaggio del testimone, la Cina è uscita dalla crisi proprio mentre gli Usa mettevano piede nell’inferno covid- 19.

La cronaca dell’emergenza racconta che mentre Usa e Italia sono ancora nel pieno della crisi, con l’Europa un po’ assente e un po’ distratta, ancora incapace di imboccare del tutto e con convinzione la via della solidarietà e dell’unità,  Pechino non solo vede la luce ma  corre immediatamente in soccorso di Roma.  Una mossa, quella della Cina, di fornire aiuti al nostro Paese in difficoltà, interpretata da alcuni come un’operazione “simpatia” e di soft power con l’obiettivo di “riposizionarsi” sullo scacchiere internazionale. Senza dimenticare, la partita ancora aperta del 5G.

 Era stato Mark Esper, segretario alla Difesa degli Usa, a intervenire ieri sulle alleanze geopolitiche e i rapporti con Russia e Cina, colpevoli a suo dire di “approfittare di una situazione unica per far avanzare i loro interessi”. Poi l’invito all’Italia a tenere alta la guardia.

“Posso confermare che la nostra linea di politica estera di oggi è identica a quella di ieri”. Con queste parole, il premier, Giuseppe Conte,  ha replicato all’intervista di Esper. “L’Italia – dice il Premier – in merito agli aiuti ricevuti dal nostro Paese per la lotta al coronavirus – nel momento di massima necessità, ha chiesto e ricevuto aiuti da molti Paesi. Tra questi vi sono stati anche la Cina e la Russia. Abbiamo gestito tali aiuti in totale trasparenza sia verso la nostra opinione pubblica sia verso i nostri alleati”.

E aggiunge: “Quel che posso dire è che tra gli aiuti ricevuti, a proposito dei quali abbiamo espresso pubblico ringraziamento a ciascuno, mi piace ricordare lo specifico memorandum di sostegno all’Italia firmato dal Presidente Trump per un valore di 100 milioni di dollari, memorandum che lo stesso Presidente Usa mi preannunciò alla vigilia con una lunga e calorosa telefonata”. Conclude il premier: “Non mi voglio dilungare sull’eventuale geopolitica di chi aiuta; piuttosto, nel caso nostro, sulla geopolitica di chi ha ricevuto e posso confermare che la nostra linea di politica estera di oggi è identica a quella di ieri”.

 

 

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