Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul caso Fca e il finanziamento garantito: “Si tratta di un’azienda italiana che occupa tantissimi lavoratori”.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte interviene sul caso Fca commentando la richiesta di un finanziamento di 6,3 miliardi garantito dallo Stato. Finanziamento che sarebbe necessario per sostenere le spese dei sedici stabilimenti presenti sul territorio italiano. Fca conferma la richiesta di una linea di credito a tre anni Fca, con una nota stampa, ha ufficializzato la sua richiesta per una linea di credito a tre anni. Nel comunicato si specifica, nel tentativo di rispondere alle critiche, che i soldi del finanziamento sono destinati esclusivamente al segmento italiano del Gruppo. Nessuna fuga di capitali all’estero quindi, solo il tentativo di mantenere attivo e integro l’apparato.
“A tale riguardo è stato avviato un dialogo con Intesa Sanpaolo, la maggiore banca italiana, per il perfezionamento di una linea di credito a tre anni, destinata esclusivamente alle attività italiane del Gruppo FCA e al sostegno della filiera dell’automotive in Italia, composta da circa 10.000 piccole e medie imprese, a seguito alla riapertura degli stabilimenti italiani, avviata a fine aprile”, recita il comunicato di Fca come riportato da la Repubblica.
Sul caso è intervento anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha sottolineato l’importanza e la centralità di Fca sul panorama economico italiano. “Fca è un’azienda italiana che occupa tantissimi lavoratori“. Il premier sembra quindi prendere le distanze dal Partito democratico e dal Movimento 5 stelle, che hanno criticato la richiesta di Fca. Conte ha poi evidenziato come l’Italia debba rendere più attraente il proprio ordinamento giuridico per poter competere con gli altri paesi dell’Unione europea. Paesi che godono di vantaggi fiscali che penalizzano il nostro paese e la nostra economia.
Il Partito democratico aveva fatto sapere, prima delle dichiarazioni di Conte, di ritenere inopportuna la richiesta. O quantomeno incompatibile con la decisione di trasferire la sede in Olanda. Di certo nella maggioranza di governo ci sono visioni divergenti e il rischio è che si trasformino in veri e propri contrasti. Scenario che il Presidente del Consiglio vuole evitare per non correre il rischio di indebolire ulteriormente una coalizione di maggioranza uscita provata dalle trattative sul dl Rilancio.