E’ polemica sugli assistenti civici con fonti del Viminale che confermano di non essere stati informati della decisione presa dal ministro Boccia e dalla Protezione Civile. “Le decisioni assunte – dichiarano dal Ministero dell’Interno citato dal Corriere della Sera – non dovranno comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio“. Il Viminale ha anche precisato che “non c’è stata nessuna preventiva consultazione per l’istituzione della figura degli assistenti civici in relazione alla misure di contrasto e di contenimento della pandemia Covid-19“.
L’annuncio del ministro Boccia ha provocato anche malumori nella maggioranza oltre che nello stesso Partito Democratico: “Non servono assistenti civici – scrive sui social Orfini – servono i ministri che facciano i ministri e amministratori che facciano gli amministratori. Non una schiera di influencer che commentano indignati le foto del giorno“. E Matteo Renzi aggiunge: “Un ministro ha annunciato la creazione di una follia finalizzata ad avere visibilità? Non sarebbe meglio valorizzare una follia finalizzata ad avere visibilità“. Una decisione che non convince neanche i 5Stelle. “Non è concordata con il MoVimento – attacca Crimi – e a tutti gli effetti appare una fuga in avanti inaccettabile. Chiederemo il ritiro dell’ordinanza e una discussione approfondita in maggioranza“.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Ministero degli Affari regionali con fonti interne citate dal Corriere della Sera che chiariscono: “Non si tratta di ronde e sentinelle anti spritz. In caso di assembramenti non potranno fare multe ma solo avvisare le forze dell’Ordine“. Quando si parla di assistenti civici – aggiungono dal Dicastero guidato da Boccia – parliamo di volontariato. Stiamo parlando di 16 ore settimanali che ciascuno può regalare al proprio comune per aiutare anziani o cercare di far rispettare il distanziamento sociale contingentando gli ingressi.