Il noto virologo Roberto Burioni, ha commentato sul suo sito ‘Medical Facts’ i risultati di uno studio controllato e randomizzato sulla sperimentazione del Remdesivir come farmaco anti-coronavirus pubblicato dal ‘New England Journal of Medicine’. Presentando il suo articolo, Burioni ha scritto su ‘Twitter’: “Un primo farmaco efficace: non è la pozione magica ma un primo passo”.
Nel commento di Burioni si legge: “Finalmente una buona notizia sui farmaci anti-coronavirus. È stato appena pubblicato uno studio controllato e randomizzato per valutare l’efficacia del remdesivir, un farmaco antivirale, e la sperimentazione ha dato buoni risultati“.
Due le considerazioni del virologo: “La prima è che questo inizia a essere un dato rilevante e non più tanto preliminare. Lo studio non è stato condotto, come altri, semplicemente somministrando il farmaco a malati e osservando il loro decorso. Sono stati selezionati mille pazienti con caratteristiche cliniche simili, sono stati assegnati a caso al gruppo che ha ricevuto il farmaco o a quello che ha ricevuto il placebo (quindi niente), e alla fine sono stati valutati i risultati, comparando i due gruppi. Così si fanno gli studi seri e affidabili: non somministrando qualcosa a 10 pazienti e dicendo: ‘La mortalità è zero’. Ci vuole il gruppo di controllo“.
La seconda considerazione di Burioni recentemente denunciato dal Codacons per diffamazione, è la seguente: “A un occhio inesperto il risultato può sembrare poco importante: i pazienti trattati con il farmaco non sono miracolosamente guariti in un’ora, come si legge per qualche magica pozione riportata dai giornali. Sono guariti prima (11 giorni invece che 14) e sono morti di meno (7% invece che 12%). Sembra poco, invece è tantissimo. La vittoria contro l’AIDS non è stata ottenuta con un singolo farmaco magico ed efficacissimo, ma con l’uso combinato di farmaci antivirali che, usati insieme, hanno dato al virus un colpo mortale”.