Relazione annuale di Banca d’Italia, Visco: ‘Pil può crollare del 13 per cento’

In occasione della presentazione della relazione annuale di Banca d’Italia, il presidente Visco ha fatto il punto sulla situazione attuale parlando ovviamente delle conseguenze dell’emergenza coronavirus sul sistema economico italiano.

 “L’incertezza oggi è forte ma oggi da più parti si dice ‘insieme ce la faremo’. Lo diciamo anche noi. Ma non bisogna dirlo solo con ottimismo retorico. Bisogna dirlo per assumere collettivamente un impegno concreto. Serve un nuovo rapporto tra Governo, imprese dell’economia reale e della finanza, istituzioni, società civile; possiamo non chiamarlo, come pure è stato suggerito, bisogno di un nuovo contratto sociale, ma anche in questa prospettiva serve procedere a un confronto ordinato e dar vita a un dialogo costruttivo“.

 “Nel primo trimestre il Pil in Italia ha registrato una flessione dell’ordine del 5%; gli indicatori disponibili ne segnalano una caduta ancora più marcata nel secondo. Le stime citate da Bankitalia sono di un Pil dell’intero 2020 che crolla del 9% nello scenario base, e che precipiterebbe a un drammatico -13% nelle «ipotesi più negative anche se non estreme”, ha dichiarato Visco nel corso della relazione annuale: “Ogni paese deve utilizzare le risorse messe a disposizione dalle istituzioni europee con pragmatismo, trasparenza e, soprattutto in maniera efficienze. “Si tratta di una opportunità importante per predisporre una risposta comune che, al pari delle misure monetarie, sia proporzionata alla gravità della crisi. La rilevanza della nuova iniziativa della Commissione risiede nell’idea che, in circostanze eccezionali, la capacità di spesa del bilancio comunitario possa crescere mediante il ricorso al debito, per intervenire quando e dove necessario“.

Visco ha parlato anche di quelle che possono essere le strategie per la ripresa economica. “Per riportare la dinamica del prodotto intorno all’1,5% servirà un incremento medio della produttività del lavoro di poco meno di un punto percentuale all’anno. Questo obiettivo richiede un forte aumento dell’accumulazione di capitale, fisico e immateriale, e una crescita dell’efficienza produttiva non dissimile da quella osservata negli altri principali paesi europei”.

Il numero uno della Banca d’Italia ha parlato poi della lotta all’evasione, necessaria per evitare una pressione fiscale troppo elevata per chi rispetta le regole. “Ciò che soprattutto ci differenzia dalle altre economia avanzate è l’incidenza dell’economia sommersa e dell’evasione che si traduce in una pressione fiscale effettiva troppo elevata per quanto rispettano pienamente le regole”.

 Visco ha concluso il suo intervento con un ringraziamento a medici e infermieri, in prima linea contro il coronavirus. “Stiamo attraversando la più grande crisi sanitaria ed economica della storia recente. Da noi, come in molti altri paesi, medici e infermieri hanno dovuto sostenere una pressione senza precedenti. Grazie al loro impegno, prestato in condizioni difficilissime, si sono scongiurate conseguenze ancora peggiori. Ai molti che in questo sforzo sono stati colpiti, alle vittime tutte di questa tragedia, ai loro familiari va il nostro primo pensiero”.

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