Ritorsioni immediate contro obiettivi inglesi in Italia? Eccessivo. Che fare?

Il Corriere della Setta affida all’ anti-italiano Maurizio Caprara, ex-Manifesto, la spiegazione del blitz mercè il quale, un gruppo dei S.A.S britannici, in coordinazione con Al Qaida nigeriana (‘Boko Harom), ha assassinato a freddo un italiano, l’ingegnere Franco Lamolinara, da loro stessi detenuto prigioniero dal giugno 2011.

Perché l’ hanno fatto ? Questa è la domanda, tanto più che con questo atto essi delegittimano perfino un ‘governo amico’ (loro), come quello di Mario Monti, che è una pura e semplice emanazione della Goldmann-Sachs di Wall Street…

Un governo che oggi è in gravissima difficoltà dopo la odierna rivelazione sulla disastrosa situazione economica dell’Italia, dove il Pil, nel solo mese di gennaio, è caduto del 5.9% su gennaio, è caduto su base annnua, e del 2,5% nel solo mese di stesso di gennaio!.
Un calo così forte, senza alcuna precedente, neanche nel 2009, dell’ attività economica vanifica tutte le manovre ‘lacrime e sangue’ fin qui attuate togliendo la pelle e il sangue agli italiani. Ora che ce ne vorranno altre, per tornare daccapo, perché il calo dell’economia fa calare anche le entrate dello Stato..e quindi  accresce il debito.

Ma torniamo alla Nigeria: “Con questo blitz –scrive il Caprara che fa da portavoce dei comandi alleati anti italiani- vogliono significare il loro dissenso verso il ‘trattativismo’ italiano nei confronti dei sequestratori..”.

Come era già avvenuto in Iraq, con l’assassinio efferato do Niccolò Calipari da parte dei comandi anglo-americani, attuato a freddo, per mettere in difficoltà il governo dell’ epoca. Un assassinio impunito, perché fu giudicato “ingiudicabile” il soldato Mario Lozano che sparò alla Toyota in fuga verso l’ aeroporto di Bagdad. Vedi caso, a ‘produrre’ il problema era stata, allora, marzo 2005, proprio una giornalista de ‘Il Manifesto’ , con la sua incredibile ‘imprudenza’ di andarsene a passeggio per  Falluja, la città massacrata dai bombardamenti al fosforo bianco, come se fosse via Frattina a San Silvestro.
Oggi invece, per un altro esponente di quel gruppo storico della provocazione inglese, fondato dall’agente Pintor con i soldi degli inglesi per i ‘danni’ subiti da suo fratello delatore ai tempi della guerra (200.000 lire sterline-oro), si incarica di bombardare la trattativa ad altissimo livello che importanti mediatori stanno svolgendo, in un paese libero dall’occupazione atlantica, per salvare i marò nel Kerala, e giudicarli in Italia, in base a leggi italiane.
Una prerogativa questa che gli anglo-americani preferirebbero detenere in esclusiva: come al Cermis, a Bagdad, ed a Perugia per il ‘caso Amanda’.
Attuare ritorsioni immediate contro i loro interessi sul nostro territorio? Improponibile. Siamo sudditi della Goldman Sach&Co.  Come ribadire la nostra sovranità nazionale, dentro e fuori i confini, ovunque siano presenti nostre aziende e nostri cittadini? O meglio in paesi più liberi? Chi può salvaguardare gli interessi degli italiani? Lo spettacolo dei politici italiani è nauseante. Che fare? Qualche idea ci sarebbe. Ma vi interessa?

 Argo Fedrigo

Presidente del Comitato di Liberazione Monetaria

www.colimo.net

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