Intervenuta ai microfoni de il ‘Corriere della Sera’, la leader di FdI Giorgia Meloni ha parlato dell’emergenza coronavirus e della situazione politica attuale. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato le forze politiche all’unità e alla collaborazione, appello ripreso anche dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in occasione della conferenza stampa del 3 giugno. Ma il rapporto tra governo e opposizioni resta quantomeno complicato.
“C’è un clima liberticida, una deriva preoccupante. Si vuole mettere a tacere il centrodestra. Ed è controproducente, perché la rabbia nel Paese è reale, può esplodere da un momento all’altro, e se a incanalarla in modo democratico c’è l’opposizione è un bene, non un pericolo“, attacca Giorgia Meloni dalle colonne de il ‘Corriere della Sera’. La leader di Fratelli d’Italia ha parlato anche delle polemiche che hanno accompagnato la manifestazione del 2 giugno organizzata dal Centrodestra. “Le polemiche si fanno solo se le manifestazioni le organizziamo noi. Abbiamo visto assembramenti il 25 aprile, all’inaugurazione del Ponte di Genova, per Silvia Romano, anche — ed è comprensibile — a Codogno per la visita del capo dello Stato. Ma gli unici su cui indaga la Digos siamo noi e i negozianti che si erano permessi di manifestare contro il governo”.
Giorgia Meloni ha parlato anche degli appelli del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, senza risparmiare critiche. “Al netto del fatto che considero ridicolo che il premier si presenti per dire quello che “farà” mentre la gente sta ancora aspettando i soldi che aveva promesso due mesi fa, mi sembra solo un gettare la palla in avanti. Vogliono dialogare? Bene, ecco le due condizioni. Sparisce tutto quello che non c’entra con il rilancio: poltrone, consulenze, amenità, bonus inutili. E le riunioni tra governo e opposizione le facciamo in streaming, così gli italiani potranno giudicare. Ci stanno? I signori del M5S, che tanto amavano la trasparenza, guarda caso adesso dicono di no…”.