”Il numero esami e laureati non è cambiato rispetto allo scorso anno. L’università non si è fermata”, ha detto il ministro dell’Università Gaetano Manfredi a Sky tg24.
‘L’esame di Stato per l’accesso alle professioni è previsto dalla costituzione e quindi non si può abolire. Pensiamo all’allungamento dell’orario per le lezioni e a un maggior numero di aule. Ci sarà dunque una diversa organizzazione. Da settembre ripartiremo con le lezioni in presenza ma consentiremo anche un’integrazione con una didattica a distanza perché abbiamo il problema di affollamento delle aule, quindi ci saranno delle alternanze, e dall’altro abbiamo il problema degli studenti stranieri e fuori sede che richiederanno la dad. Non dobbiamo lasciare nessuno indietro. Interverremo sulle tasse universitarie, fino a 20.000 euro di Isee non si pagheranno, mentre dai 20.000 ai 30.000 ci saranno sconti e interventi specifici per quelle famiglie che hanno subito un calo improvviso nel reddito. Abbiamo incrementato anche il fondo delle borse di studio per un allargamento dell’accesso e dei bonus per il digital divide. Presenterò il disegno di legge nelle prossime settimane, mi auguro che i percorsi possano essere abilitanti già dal prossimo anno’.
Quanto alla ripresa delle lezioni, il ministro ha sottolineato come sarà una didattica in presenza con integrazione a distanza. Dobbiamo dare una risposta a due problemi: l’affollamento delle aule e studenti stranieri e fuori sede. Il plexiglass? Non ci stiamo neppure pensando per l’università, lavoriamo su una diversa organizzazione magari anche con rotazione”.
Arianna Manzi