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Janfer a Mattarella: Presidente serve un nuovo Csm per fermare questo ‘marciume dilagante’

 

 

Per la cortese attenzione dell’Illustre Presidente della Repubblica Italiana e del CSM

On.le Mattarella sig. Sergio

 

Oggetto: CSM (Consiglio Superiore della Magistratura) gravissima situazione derivata – accorato appello per l’immediato cambiamento in Rinascita, per l’augurata Nuova Alba di Primavera

“Sogno una Magistratura veramente libera ed indipendente da ogni potere accompagnata da un’Avvocatura degna del suo passato. Diversamente sarà la sepoltura della Giustizia Giusta” ( Janfer)

Come difensore dei Diritti Umani rectius degli esseri viventi che nel quotidiano fluire vado battagliando, per la piena affermazione contro ogni forma di corruzione nonché come uomo ( figlio della gavetta), in pratica, fuori da ogni logica spartitoria di compromesso compromettente che ho sempre rifiutato a priori, innamorato della legalità (dono innato) intesa come meritocrazia così come mia storia acclarata di persona vocata verso la Giustizia Giusta del Buon DIO, profondo ossequioso delle Istituzioni Repubblicane come sacro giuramento di fedeltà e ribelle ad ogni sistema occulto deviato rectius marcio, per l’effetto, qui et ora, sono profondamente indignato, per le ultime vicissitudini che hanno fatto risaltare “a cielo aperto” un clima corruttivo nei gangli vitali dello Stato di natura apocalittica, in specie in seno alla Magistratura (CSM), per l’effetto, qui et ora, nella dispiegata qualità, mi pregio chiedere un Suo Immediato Autorevole Intervento Istituzionale così come Carta dei Valori a presidio ex officio di ogni seduta del CSM come I Primo Presidente a garanzia del buon funzionamento già sollecitato dall’Emerito Presidente Imperitura Memoria Francesco Cossiga, per porre rimedio a tale “marciume dilagante” che, mi creda, quae cum ita sint, per il bene dello Stato di Diritto!non può essere più tollerato! Sic!

Il sollecitato accorato appello è rivolto alla Sua Altissima Figura Istituzionale, con stima deferente, all’insegna della Rinascita della Nostra Amata Patria (fu culla del diritto dell’Umanesimo Rinascimento), per l’augurata nuova Alba di Primavera, dove appunto la “MADRE Giustizia” tornerà conforme all’Etica di ognuno di Noi come Giustizia Giusta e Legalità intesa come meritocrazia (a ciascuno il suo merito acquisito sul campo del sacrificio e non della raccomandazione sistemica) per un presente migliore.

Per fare tutto questo, urge una Nuova Etica, in primis, un’urgente legge di competenza del parlamento per un Nuovo sistema Giudiziario (credibile), accompagnato da riforme vere e Costituzionalmente orientate, in primis con la separazione delle carriere dei Magistrati senza poltronofici di sorta che hanno, purtroppo, devastato la nostra Nazione, per l’effetto, mortificando chissà quante volte i cittadini speranzosi di Giustizia Giusta! Sic!

Le scrivo tutto ciò, perché credo fermamente nei valori della Rinascita che ho sempre divulgato in ogni dove, in specie in occasione di un convegno di livello nazionale sull’Amministrazione della Giustizia in Italia dove da premiato (correva l’anno 2014 presso la Biblioteca di “Castel Capuano Alfredo De Marsico”, dalla pregiata Camera Europea di Giustizia sedente in Napoli) direttamente dall’allora Procuratore Nazionale Antimafia ebbi coraggiosamente ad esclamare: .” denunciando la crisi della giustizia come disvalore e soprattutto come male del secolo, ho inteso attenzionare il principio della terzietà del Giudice come sacro ed inviolabile che dovrebbe garantire la Giustizia Giusta e che purtroppo non sempre è in grado di garantirla per via di sistemiche collusioni a danno degli onesti, così in omaggio a tutti coloro i quali hanno perso la vita (Scopelliti, Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa etc), per lottare sempre dalla parte del Bene”! Sic!  ( Janfer)

In rispettosa fiducia, al contempo l’occasione mi è gradita per i più deferenti Ossequi

Tanto dovevo. Per non archiviare.

 “La magistratura ha sempre rivendicato la propria indipendenza, lasciandosi in realtà troppo spesso irretire surrettiziamente dalle lusinghe del potere politico. Sotto la maschera di un’autonomia formale, il potere ci ha fatto dimenticare la mancanza di un’autonomia reale. Abbiamo sostenuto con passione la tesi del pubblico ministero indipendente dall’esecutivo, accorgendoci troppo tardi che, per un pubblico ministero privo di mezzi e delle capacità per un’azione incisiva, autonomia e indipendenza effettive sono un miraggio o un privilegio di casta.”

Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola. (Giovanni Falcone)


Avv. Janfer Critelli (Rinascita dei Diritti Umani)

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