I sindacati Cgil, Cisl e Uil di Roma ribadiscono la loro contrarieta’ al piano sociale cittadino cosi’ come articolato dall’assessora alle politiche sociali: rimarcano “l’assenza di una discussione che tenga conto delle proposte delle organizzazioni sindacali che da tempo sollecitano un incontro senza ottenere alcuna risposta”. E’ quanto si legge in una nota dei sindacati Cgil Roma e Lazio, Cisl Roma Capitale Rieti, Uil Lazio, che ribadiscono “con forza la necessita’ ormai improcrastinabile di un confronto costruttivo con l’amministrazione capitolina che non puo’ continuare a percorrere la strada della chiusura e dell’autoreferenzialita’. Abbiamo richiesto un incontro con tutti i capigruppo dei partiti di maggioranza ed opposizione, come abbiamo chiesto alla V Commissione capitolina dove si discutera’ l’approvazione del Piano di essere convocati in quella occasione. Il piano sociale – sottolineano i sindacati – e’ l’architrave sul quale si configureranno i servizi sociali nei prossimi anni a Roma e determinera’ come gli stessi saranno adattati al servizio dei cittadini piu’ fragili. Il piano sociale presentava gia’ limiti di analisi anche prima dell’emergenza Covid-19, ora l’emergenza sanitaria che sta determinando nuove poverta’ lo rende superato in molti punti, e impone a tutti i soggetti di rappresentanza di questa citta’ una riflessione profonda per una rapida rimodulazione da realizzare attraverso un nuovo e urgente regolamento organizzativo dei servizi sociali con particolare attenzione agli anziani, ai disabili, ai minori e alle famiglie.
Secondo i sindacati “e’ necessario ripensare le modalita’ di lavoro degli operatori sociali e una conseguente rimodulazione degli interventi dentro una cornice che ritrovi il protagonismo della direzione pubblica e il forte e sistematico coinvolgimento e collaborazione delle forze sociali , il mondo del Terzo settore e del volontariato. Il tempo non e’ una variabile indipendente quando incide sulla vita delle persone. Siamo entrati in una fase difficile dove nessuno e’ in grado di sapere con esattezza quale sara’ l’evoluzione dell’emergenza, l’unica certezza la danno oggi alcuni numeri della crisi circa 125.000 lavoratori in Cassa in deroga, 296.000 potenziali beneficiari di Fis, 220.000 i richiedenti il bonus 600 euro, 50.00 richiedenti il Bonus affitti, circa 7.000 senza fissa dimora e ci risultano 160.000 domande richiedenti buoni spesa di cui 93.000 accettate. Per questo restiamo convinti che il piano sociale cittadino se non aggiornato non rispondera’ alle esigenze delle persone verso le quali e’ rivolto: e’ un piano che guarda al passato e non al presente ed al futuro delle persone, ed e’ per questo che abbiamo attualizzato le nostre richieste integrando le 13 proposte gia’ inviate con una quattordicesima che tiene conto dell’emergenza Covid-19 e che spinge lo sguardo al futuro della citta’. Siamo altrettanto determinati, se l’atteggiamento di chiusura dell’assessorato al sociale continuera’, a promuovere – concludono i sindacati – tutte le iniziative di mobilitazione necessarie, insieme a chi in questo momento sta’ drammaticamente subendo la crisi sociale e valoriale di questa citta’”.