I 100 anni di Alberto Sordi

Alberto Sordi, una delle colonne portanti del cinema italiano e della comicità romana, ci ha lasciati ormai molti anni fa, ma nel centenario della sua nascita vogliamo ricordarlo per il grandissimo uomo che è stato, sia davanti alle telecamere che nella sua vita privata.

Classe 1920, Alberto Sordi nacque il 15 giugno in via San Cosimato 7, nel cuore di Trastevere. La sua sensibilità artistica si sviluppò già nei primi anni della sua giovinezza, grazie anche al papà professore di musica e strumentista. Dal coro di voci bianche della Cappella Sistina agli studi di canto lirico, Sordi si dedicò alla musica fino alla sua adolescenza, poi tentò la carriera recitativa presso l’Accademia dei filodrammatici di Milano, da dove venne espulso per il suo accento romano. Lo stesso accento che, qualche anno dopo, fece la sua fortuna.

È infatti proprio a Roma che Alberto trovò la sua strada, iniziando come comparsa e successivamente come doppiatore di Oliver Hardy (il celebre Ollio del duo comico), fino ad arrivare al successo negli anni ’50 con un ruolo secondario ne I Vitelloni di Federico Fellini e con il capolavoro Un americano a Roma. Il resto è storia: Sordi è diventato ben presto uno dei capisaldi della commedia all’italiana, con circa 200 pellicole all’appello e 19 film nei panni di regista. Notevoli, inoltre, le collaborazioni con alcuni dei grandi artisti del cinema nostrano, tra cui Vittorio De Sica che per primo scommise su di lui e Mario Monicelli, che gli diede il suo primo ruolo drammatico.

Sulla sua vita privata, Sordi preferì mantenere sempre il massimo riserbo. Non si sposò mai: la sua celebre frase “Che mi metto un’estranea in casa?” divenne un tormentone, ma il vero motivo di questa decisione riguardò piuttosto i suoi numerosi impegni che gli avrebbero impedito di dedicare il giusto tempo ad una famiglia. Tuttavia, ebbe diverse relazioni che fecero molto scalpore, tra flirt presunti e l’unica storia d’amore davvero confermata, quella durata 9 anni con l’attrice Andreina Pagnani, di 14 anni più grande di lui. E si parlò moltissimo della sua adorazione per Silvana Mangano, compagna di Alberto in tantissimi film, la quale però non ricambiò mai i suoi sentimenti.

Sordi visse sempre a Roma, ad eccezione di una breve parentesi nella sua gioventù. Dall’appartamento in cui nacque sino alla villa alle Terme di Caracalla, non abbandonò mai la sua città: ed è proprio la casa in piazzale Numa Pompilio, dove l’attore rimase per tantissimi anni assieme a sua sorella Aurelia, è oggi uno scrigno che racchiude mille ricordi sulla sua carriera e la sua vita privata. La villa aprirà i battenti al pubblico nel settembre 2020, per celebrare il centenario dalla nascita di Alberto con una mostra a lui interamente dedicata.

E il 15 giugno si tiene una grande cerimonia in Campidoglio, per omaggiare i 100 anni del grandissimo attore italiano. Proprio come vent’anni fa, il 15 giugno del 2000, quando Alberto Sordi ricevette la fascia da sindaco della capitale per un giorno, anche stavolta si celebra una ricorrenza importante. È l’ennesimo ricordo dell’artista romano, che ci lasciò il 24 febbraio 2003, a seguito di complicazioni dovute ad un tumore ai polmoni. Ma rimarrà indelebile nei nostri cuori e sarà per sempre una delle icone del cinema italiano dello scorso secolo.

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