Il segretario del PD, Nicola Zingaretti, interviene alla festa dell?Unit??, Torino, 15 settembre 2019 ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

Elezioni regionali, Zingaretti a Italia Viva e M5s: ‘Basta divisioni’

Nuovo appello di Zingaretti agli alleati di Governo. La decisione di M5s e Italia Viva di non condividere i candidati del Partito Democratico alle prossime elezioni regionali.

Tra le forze politiche unite a sosteno del Governo Conte – scrive il segretario del Nazareno – prevalgono i no, i ma, i se, i forse, le divisioni. Il motivo è ridicolo: si può governare insieme 4 anni l’Italia ma non una Regione o un Comune perché questo significherebbe alleanza strategica. Ridicolo!.

Il segretario lancia un appello agli alleati di Governo: ‘Il riformismo non è testimonianza ma la costruzione di un nuovo progetto che cambia le cose realmente per il Paese e non per accattare i voti. Le alleanze intorno ai candidati sostenuti dal Pd sono gli unici che possono fermare le destre, il resto è l’terno ritorno di vizi antichi di una degenerazione della politica personalistica e autoreferenziale. Tafazzi non è stato inventato per caso.

ÀE conclude: ‘Faccio un appello a tutti: confrontiamoci con la realtà, cambiamola, ma si smettesse di guardare il mondo dal dirigibile. Andiamo avanti e combattiamo con chi ha idee e strumenti per vincere’.

Resta stabile il consenso per la Lega di Matteo Salvini secondo l’ultimo sondaggio realizzato da Swg per il tg di La7. I dati sono stati rilanciati lunedì sera durante la trasmissione condotta da Enrico Mentana, rilevazioni che evidenziano anche il pesante crollo di Fratelli d’Italia e il recupero del Partito Democratico.

Entrando nel dettaglio dei numeri, il Carroccio resta il primo partito al 26,9%, seguito dal Partito Democratico che risale al 19,3%, segnando un +0,3% nell’ultima settimana. La stessa percentuale viene invece persa per strada dal Movimento 5 Stelle, che scende al 15,9.

Male invece Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, che cala di mezzo punto in sette giorni attestandosi al 13,6%, vedendo allungarsi la distanza dai pentastellati. Forza Italia resta sostanzialmente stabile al 6 per cento (-0,1%), percentuale che guadagna invece la Sinistra che sale al 3,8%.

Dietro continua la ‘battaglia’ tra Azione di Carlo Calenda, al 3,1%, e Italia Viva di Matteo Renzi, al 2,%. Tra gli altri quindi si segnalano +Europa al 2,5% mentre i Verdi la tallonano al 2,4%. Cambiamo! di Giovanni Toti è ultimo nella rilevazione all’1,5.

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