Prosegue il viaggio nel binomio Ritmo e Rito, stavolta andremo a indagare le feste antiche dei mesi di Luglio e Agosto con un approfondimento delle piante collegate a questo periodo dell’anno.
Il simbolismo della mietitura, la figura di Maria Maddalena e di Sant’Anna dietro le quali riecheggia la Grande Madre, la festa celtica di Lugnasad, il Ferragosto e San Rocco… questi alcuni dei punti rituali che andremo a vedere insieme.
Vi aspetto.
Evento on line gratuito, non necessita di prenotazione.
Chi sono
Studio le piante da oltre 10 anni, mi sono formata presso la scuola di 4 anni per fitopreparatori di Roma, specializzandomi in cosmesi naturale. Poi sono arrivati altri “innamoramenti” connessi alle erbe come i Fiori di Bach, i fiori Australiani, l’aromaterapia e la creazione di profumi, la spagirica, le erbe nella medicina antroposofica, i miti vegetali, la storia delle streghe erboriste…tutti argomenti che ho approfondito sia frequentando corsi sia in modo personale.Nel trasmettere l’amore verso le erbe ho adottato una mia modalità di lezione che prevede teoria e pratica, e durante la pratica vengono letti monologhi ispirati alle piante, affinché le erbe possano essere viste non solo come contenitori di principi attivi ma anche come divinità capaci di trasformarti semplicemente maneggiandole.
Ho scritto 2 spettacoli sul tema, il primo, “HERBARIE: LE CHIAMAVANO STREGHE” dopo averlo portato in giro per anni con una compagnia amatoriale, ho deciso di riscriverlo e di consegnare il nuovo testo ad Argilla Teatri, debuttando ad aprile 2019.
Il testo teatrale è stato poi trasformato in racconto lungo dal titolo “Herbarie: colpevoli di meraviglia”, vincitore del premio “Streghe di Montecchio” e pubblicato dall’editore Fefè nel terzo volume di “Streghe d’Italia”.
Sono autrice del testo “LE VOCI DELLE PIANTE”: monologhi sui miti vegetali ispirati d alle Metamorfosi di Ovidio ma da me riadattati per veicolare un messaggio profondo di trasformazione interiore connesso anche alle proprietà e alla storia mitologica della pianta.
Oltre a questi testi ho portato avanti un progetto teatrale legato al femminile scrivendo e mettendo in scena spettacoli come “H2SO4: la vita che vuoi è la sola che avrai?” (Premio Inedito 2014, finalista al premio Donne e teatro e premio Biblioteche di Roma),”Amargi: libertà e ritorno alla madre”, “Bada-mi” (Premio Borrello).
Il mio percorso oltre alle piante ingloba il mondo della mediazione culturale e della didattica dell’italiano. Per 15 anni ho lavorato come libraia.
Ho scritto 2 spettacoli sul tema, il primo, “HERBARIE: LE CHIAMAVANO STREGHE” dopo averlo portato in giro per anni con una compagnia amatoriale, ho deciso di riscriverlo e di consegnare il nuovo testo ad Argilla Teatri, debuttando ad aprile 2019.
Il testo teatrale è stato poi trasformato in racconto lungo dal titolo “Herbarie: colpevoli di meraviglia”, vincitore del premio “Streghe di Montecchio” e pubblicato dall’editore Fefè nel terzo volume di “Streghe d’Italia”.
Sono autrice del testo “LE VOCI DELLE PIANTE”: monologhi sui miti vegetali ispirati d alle Metamorfosi di Ovidio ma da me riadattati per veicolare un messaggio profondo di trasformazione interiore connesso anche alle proprietà e alla storia mitologica della pianta.
Oltre a questi testi ho portato avanti un progetto teatrale legato al femminile scrivendo e mettendo in scena spettacoli come “H2SO4: la vita che vuoi è la sola che avrai?” (Premio Inedito 2014, finalista al premio Donne e teatro e premio Biblioteche di Roma),”Amargi: libertà e ritorno alla madre”, “Bada-mi” (Premio Borrello).
Il mio percorso oltre alle piante ingloba il mondo della mediazione culturale e della didattica dell’italiano. Per 15 anni ho lavorato come libraia.