Meloni tra Berlusconi senatore a vita e abolizione dei senatori a vita

Giorgia Meloni non dice no all’ipotesi di Silvio Berlusconi senatore a vita. Ma precisa che quello dei senatori a vita è un istituto ottocentesco da abolire. Così si esprime la leader di Fratelli d’Italia in un’intervista a Affaritaliani.it: ‘Fratelli d’Italia, come noto, chiede l’abolizione dei senatori a vita. Un istituto ottocentesco, slegato dalla volontà popolare e non suffragato dal voto, che vogliamo cancellare e che la riforma sul taglio dei parlamentari rischia di rendere determinante ai fini della fiducia ai governi e nell’elezione del Presidente della Repubblica’.

Detto questo – continua Meloni –  poiché al momento i Senatori a vita ci sono, la nomina di Silvio Berlusconi sarebbe sicuramente giusta: è stato eletto ogni qual volta si è presentato al cospetto degli italiani e secondo le rivelazioni che stanno emergendo è stato fatto decadere con una sentenza che sarebbe stata ‘abnorme e pilotata’.

Poi commenta anche la tenuta dell’alleanza di centrodestra, soprattutto dopo l’intervista di Berlusconi al Giornale nella quale il leader di Forza Italia apriva a un possibile governo alternativo all’attuale senza passare per il voto. Fra l’ipotesi di tenerci questa maggioranza – aveva detto Berlusconi – per altri due anni e quella di un governo diverso, più autorevole, più credibile in Europa e nel mondo, che faccia un politica adeguata per uscire dalla crisi, io dico che vale la pena almeno di pensarci.

Per Giorgia Meloni ciò che unisce i partiti del centrodestra è sicuramente più determinante delle diverse prospettive pure esistenti: ‘Abbiamo posizioni diverse nel Centrodestra ma non è cosi sul resto: c’è comunanza di programmi e idee, governiamo insieme Regioni e comuni e ci presenteremo uniti anche alle prossime elezioni di settembre. Siamo una coalizione capace di trovare una sintesi perché abbiamo una visione condivisa, al contrario di Pd e M5S legati solo dall’amore per le poltrone. E la passione per il potere dei giallorossi la vedremo anche sul Mes: alla fine il Movimento Cinque Stelle cederà come ha fatto su tutto il resto e tradirà ancora una volta gli italiani che lo hanno votato. Non lo farà Fratelli d’Italia: diremo no perché crediamo che il Mes sia un cavallo di Troika per commissariare la nostra economia’.

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