‘La scuola riaprirà regolarmente il 14 settembre ed escludo nuovi lockdown. Sono donna, sono un ministro Cinque stelle, sono giovane, c’è l’idea che noi M5s siamo incompetenti, anche se io ho due lauree, l’abilitazione all’insegnamento, specializzazioni. Adesso, anche basta. In realtà, la scuola viene usata per prendere consenso elettorale e se restiamo così non cambierà mai nulla. E invece è una cosa serissima. Siccome oggi la scuola parla alla metà delle famiglie del Paese, a 8 milioni di studenti, a un milione 250mila circa di lavoratori, questo fa sì che ci sia un’attenzione forte, ma che in passato non c’è stata. In realtà stiamo facendo cose meravigliose per la scuola italiana, a partire dalla digitalizzazione delle graduatorie provinciali che danno anche ai giovani la possibilità di iniziare il percorso all’insegnamento, giovani sempre maltrattati. Non ci sarà più un lockdown generalizzato come quello che c’è stato, siamo molto più pronti. Nelle linee guida riportiamo quel che il ministero della Salute ha detto si deve fare se si dovessero verificare contagi nelle scuole. Ci vuole senso di responsabilità da parte di tutti, a partire dalla misurazione della temperatura a casa. Se un bambino ha 37,5 non lo mettiamo sugli autobus, non lo facciamo uscire da casa, non mettiamo in pericolo gli altri. Prevenzione e precauzione. Ho voluto la nomina di Arcuri per velocizzare le tempistiche. Il presidente della Repubblica ha firmato il decreto Semplificazioni e lì ci sono i poteri da commissario straordinario per Arcuri per avviare immediatamente tutto. Ma anche qui solo polemiche. Prima ci portano ad esempio la bella scuola dei paesi scandinavi, poi quando proviamo a rendere più bella la scuola in Italia solo chiacchiere. I nuovi banchi serviranno a costruire una scuola innovativa. Stiamo, intanto, scrivendo le linee guida sulla didattica a distanza per colmare il vuoto che c’era. Poi si penserà al contratto nazionale. Le reggenze dei presidi non finiranno ma saranno di numero inferiore perché assumeremo altri dirigenti scolastici. Nel decreto Rilancio c’è un’enorme novità sfuggita quasi a tutti: sulle classi più numerose possiamo iniziare, compatibilmente con gli spazi, a derogare. Non possiamo eliminare le classi pollaio in un mese e mezzo, ma è l’inizio di un processo. Quando arriveranno i soldi del Recovery Fund li utilizzeremo anche per questo obiettivo: edilizia scolastica, meno alunni per classe e innovazione didattica, come ci chiedono gli studenti’, è la dichiarazione della ministra Lucia Azzolina.
La ministra dell’Istruzione passa poi al contrattacco e sfida il leader della Lega Matteo Salvini a confrontarsi in televisione. Dopo settimane di attacchi serrati dal leader della Lega, la ministra ha deciso di uscire allo scoperto e risolvere la questione alla vecchia maniera. Con un duello. Dialettico e probabilmente ideologico.
Intervenuta ai microfoni dell’HuffPost, Lucia Azzolina ha fatto sapere di essere intenzionata ad andare in televisione per fare il punto della situazione sulla riapertura della scuola. ‘Mi attaccano, vado in tv e spiego io, adesso basta’, assicura la Ministra, pronta a sfidare anche il leader della Lega Matteo Salvini, che guida l’Opposizione.
‘Capisco che Salvini appartiene a quel centrodestra che diceva, ‘con la cultura non si mangia, quindi probabilmente non ama né i musei, né i teatri, né i cinema. Per me rappresentano luoghi di cultura. Quindi, portare gli studenti anche lì, al di là dell’aula scolastica, è un modo per avvicinare tantissimi ragazzi, anche con poche possibilità economiche, nei luoghi dove si fa cultura‘.
Le dichiarazioni – forti – della Azzolina arrivano dopo l’allarme della CGIL Scuola, secondo cui non ci sarebbero le condizioni per riaprire in presenza. ‘Dai sindacati mi aspetto collaborazione. Noi per settembre saremo pronti, ma ognuno deve fare la propria parte. Non si può sempre dire no a tutto, ad ogni tentativo di innovazione, serve coraggio’.
La reazione della ministra arriva, infatti, dopo le parole di Francesco Sinopoli segretario Flc Cgil scuola. ‘Oggi le condizioni per cui le scuole riaprano in presenza non ci sono: inutile continuare a raccontare che le cose vanno bene bisognerebbe essere onesti. A causa del ritardo con cui il confronto è iniziato e la scarsità delle risorse la situazione delle scuole è drammatica. I dirigenti scolastici sono a caccia di spazi; serve un organico straordinario che al momento non c’è. La preoccupazione che sta nascendo è che siccome il tempo scuola si ridurrà si tornerà alla didattica a distanza’, è la posizione di Francesco Sinopoli segretario Flc Cgil scuola. Sinopoli ha parlato nel corso della conferenza stampa ‘La scuola si fa a scuola’ promossa da Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda della scuola.
‘La preoccupazione che sta nascendo è che poichè il tempo scuola si ridurrà si tornerà alla didattica a distanza. Noi sindacati vogliamo che si ritorni a scuola non vogliamo soluzioni diverse. Abbiamo bisogno di un decreto legge sulla scuola. Il governo deve dire con chiarezza che bisogna riaprire la scuola in presenza’, ha concluso il sindacalista.
Sul tema scuola è intervenuto anche il leader della Lega, Matteo Salvini. ‘Nessuna certezza per insegnanti e maestre, presidi e sindaci, studenti e famiglie. Siamo a metà luglio e non si sa nulla: non è possibile avere un ministro così incapace! Azzolina bocciata!’.