Dal 15 luglio l’Inps ha introdotto per i pensionati la possibilità di verificare, direttamente tramite cedolino, gli esiti della presentazione del proprio 730. In pratica, chi ha presentato la dichiarazione dei redditi entro maggio scoprirà nel mese di agosto se gli sono stati riconosciuti importi a debito o a credito, che quindi andranno a diminuire o aumentare l’importo della pensione spettante.
Per i pensionati, dunque, il conguaglio 730 sul cedolino arriva con un mese di ritardo rispetto ai lavoratori dipendenti. Per questi ultimi, infatti, gli importi a credito o a debito relativi alla denuncia dei redditi sono stati riconosciuti direttamente sulla busta paga di luglio.
Per i titolari di pensioni che hanno esercitato questa opzione, invece, l’assegno cambierà nel mese di agosto, dato che un maggiore o minore accredito dipenderà – come già detto – dall’esito del conguaglio Irpef.
Con l’emergenza Coronavirus sono cambiate anche le modalità di erogazione degli assegni pensionistici in questi mesi. Onde evitare assembramenti in poste e banche, infatti, le pensioni sono state riconosciute in anticipo durante i mesi del lockdown.
Salvo i casi in cui i soggetti si sono affidati alle forze dell’ordine per ritirare la propria pensione, gli assegni di giugno sono stati riconosciuti ai pensionati a partire da fine maggio e quelli di luglio a partire da fine giugno.
Riguardo alle pensioni di agosto, però, niente è stato comunicato ancora dall’Inps o da Poste Italiane. Non si sa ancora, dunque, se si è decido che si procederà con qualche giorno di anticipo anche questa volta. La logica suggerirebbe che, considerando il fatto che l’emergenza sanitaria non è ancora rientrata del tutto, lo stesso criterio dovrebbe essere seguito anche questo mese (e quindi convocazione in Posta per il ritiro seguendo l’ordine degli elenchi alfabetici, divieto di assembramenti etc.).
Negli scorsi mesi, però, l’erogazione degli assegni pensionistici in anticipo era stata comunicata già per tempo. Con l’inizio della Fase 3 e l’allentamento di molte restrizioni, però, in questo senso non è da escludere un ritorno alle vecchie abitudini anche per Poste Italiane e gli Istituti di Credito. Se così fosse, quindi, le pensioni verrebbero accreditate a partire dal 1° agosto dalle Poste e dal 3 agosto da parte degli altri enti.
Per avere la sicurezza sulla data, comunque, bisognerà aspettare una comunicazione ufficiale.