Il debito pubblico grava come un macigno, sugli italiani. 32.300 euro per ogni cittadino ed 88.000 euro per ciascuna famiglia. Secondo Adusbef e Federconsumatori, associazioni dei consumatori,dal febbraio 2011 a gennaio 2012, il debito pubblico è passato da 1.875,917 a 1.935,829 euro, con un aumento di 59,912 miliardi.
L’esecutivo Monti ha registrato la maggior crescita al mese del debito pubblico.
Nel calcolo di crescita del debito pubblico dal 1996 ad oggi, Adusbef e Federconsumatori rilevano che il primo governo di centro sinistra (1996-2001) ha proceduto a colpi di 2,7 miliardi di euro al mese. Col successivo governo Berlusconi (2001 – 2006) siamo arrivati ad oltre 3,8 miliardi/mese. Il nuovo governo Prodi (2006-2008) ha ritoccato le emissioni portandole a 3,9 miliardi/mese. Con l’ultimo governo Berlusconi (2008-2011) l’incremento si impenna fino a superare i 6 miliardi/mese.
Ma finora, affermano “ il governo Monti, con il Paese ancora in emergenza, raddoppia e va oltre: quasi 15,5 miliardi di euro/mese”. “È comunque impressionante, sottolineano ancora le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori, l’incremento nel mese di gennaio: circa 38 miliardi di euro. A fine dicembre 2011, continuano, il debito si attestava, infatti, a 1.897,646 miliardi di euro, in calo rispetto a novembre anche per via degli anticipi sulle dichiarazioni dei redditi 2012.”
Il presidente di Adusbef, Elio Lannutti, aggiunge che “Monti ha il merito di aver ridotto lo spread ma la gente non mangia spread e ora paga più tasse e più tariffe” mentre “la politica non abbassa i suoi introiti ed ai super-manager non “si tagliano le loro entrate da record”.