Cina. Capomafia condannato a pena di morte

La stampa cinese, afferma che Nie Lei capomafia di Qingdao, la metropoli costiera della Cina orientale, è stato condannato a morte. Nei, è stato riconosciuto colpevole di dieci capi di accusa, tra cui due omicidi. L’uomo, tratto in  arrestato nel settembre del 2010 con altre 140 persone accusate di far parte della sua organizzazione criminale, che gestiva bische clandestine e un vasto giro di prostituzione. Tra gli accusati ci sono una trentina di alti funzionari di polizia che assicuravano protezione alla banda, secondo le accuse. L’ordine di arrestare i mafiosi, scrive il South China Morning Post di Hong Kong, è venuto dal ministero dell’interno di Pechino dopo l’assalto armato sferrato nel marzo del 2010 da un gruppo di sicari di Nie contro un nightclub gestito da una banda rivale.

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