Cefalonia. Il pm “ Stork agì con premeditazione e crudeltà”

Partecipò materialmente alle operazioni di fucilazione, all’uccisione di almeno 117 ufficiali italiani, prigionieri di guerra. Alfred Stork, ex militare tedesco 89enne del quale la Procura militare ha chiesto il rinvio a giudizio per la strage di Cefalonia. l’uomo è accusato di concorso in violenza con omicidio continuato a danno di militari italiani. Secondo l’accusa, Stork sull’isola greca “agì in concorso con gli altri militari del medesimo reparto, contribuendo alla materiale realizzazione del  crimine senza necessità e senza giustificato motivo, per cause non estranee alla guerra, dando esecuzione a un ordine direttamente proveniente dal Fuhrer e con il quale si disponeva, inizialmente, l’uccisione di tutti i militari italiani che avevano prestato resistenza attiva o passiva o che si erano uniti al nemico. Tra le numerose aggravanti a carico dell’imputato, ci sono anche quelle di “adoperare sevizie e crudeltà verso le vittime” e di “aver agito con premeditazione”, espone il procuratore militare Marco De Paolis. Nel 2005 l’ex militare, sentito sulla strage, ammise di aver fatto parte del plotone di esecuzione ma di aver obbedito agli ordini.

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