Non si ferma il massiccio afflusso di fedeli musulmani a Santa Sofia, dopo l’apertura alla preghiera venerdì scorso a seguito della riconversione da museo in moschea dell’ex basilica cristiana, monumento simbolo di Istanbul.
Per tutto il fine settimana e ancora questa mattina, migliaia di persone hanno visitato l’edificio per le rituali preghiere musulmane. Non mancano anche turisti e curiosi, giunti sul posto per osservare la nuova veste dell’edificio, modificato soprattutto con la copertura di circa duemila metri quadrati dei pavimenti in marmo con un tappeto turchese su cui i fedeli possono inginocchiarsi, come in ogni moschea, e con la copertura attraverso tende a sipario delle icone cristiane visibili durante il culto. Molti fedeli continuano inoltre a riunirsi all’esterno dell’edificio, nella piazza antistante di Sultanahmet.
In queste ore diversi esperti turchi hanno espresso preoccupazioni per i rischi legati agli assembramenti, dopo che 350 mila persone avevano partecipato all’inaugurazione, secondo quanto dichiarato dal presidente Recep Tayyip Erdogan. Le squadre di tecnici della municipalità di Fatih, dove sorge Santa Sofia, hanno provveduto a compiere numerose sanificazioni della struttura negli intervalli tra le preghiere.
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