Roma e Unindustria insieme per valorizzare, conservare e mantenere il patrimonio artistico, culturale e architettonico della Capitale. Il sindaco Virginia Raggi ed il presidente di Unindustria, Filippo Tortoriello, hanno firmato, nella Sala della Protomoteca, un protocollo d’intesa che permetterà agli associati industriali laziali di potere partecipare alla valorizzazione del patrimonio Unesco tramite iniziative di mecenatismo e sponsorizzazioni.
Unindustria si impegna a presentare proposte di sponsorizzazione di progetti e iniziative culturali e a promuovere, fra i propri associati, la ricerca di soggetti interessati a collaborare con Roma, tutto finalizzato alla realizzazione di interventi da parte della Sovrintendenza capitolina. Una collaborazione senza alcuna contropartita di natura economica ma con la possibilità di pubblicizzare con loghi e marchi.
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Oggi – ha sottolineato Raggi – siamo qui per annunciare una ulteriore collaborazione con Unindustria, che sperimentiamo sulla cultura a 360 gradi, in particolare per la manutenzione dei beni archeologici. Roma ha un patrimonio artistico e culturale immenso, il centro storico ha una superficie totale di 1.469 ettari e solo qui sono concentrate le nostre ricchezze, per questo la tutela e la conservazione richiede uno sforzo incessante. Non tutto è di competenza di Roma Capitale – ha proseguito la sindaca – ma ci rendiamo conto di quanta attenzione sia necessaria per mantenere questa mole di patrimonio. Più ci allontaniamo dalla data di costruzione e di queste opere più gli interventi necessitano di più riprese. Il ricorso a soggetti privati e mecenatismo, ci ha fatto capire che questa attività può essere svolta a livello strutturato. Con Unindustria abbiamo deciso di avviare questo percorso. Avere al nostro fianco un partner importante che raggruppa le grandi imprese della regione Lazio ci fa capire quanto sia importante la nostra ricchezza.
Roma è una città unica al mondo – ha ricordato Tortoriello – per la densità culturale e la bellezza che la caratterizzano. E’ una ricchezza che ci inorgoglisce, che contribuisce alla crescita del nostro Pil grazie al turismo che rappresenta il 13%. Lo spirito del protocollo nasce dalla considerazione che un tale patrimonio non può essere sostenuto soltanto dal pubblico ma deve esserci il contributo dei privati. Le imprese – ha aggiunto – hanno già in modo estremamente chiaro questo compito, basta guardare gli interventi sul Colosseo o la Fontana di Trevi. E’ un lavoro che il nostro vicepresidente, Giampaolo Letta, con la delega ai Beni culturali, con grande determinazione ha messo in piedi, con la grande attenzione, che il vicesindaco ha dato al percorso per la messa a punto di questo protocollo. E’ una sperimentazione, di due anni, l’inizio di un percorso, cominciato oltre due anni fa, e andare in buca è la dimostrazione della volontà e della determinazione.
La Sovrintendenza capitolina avrà come prima responsabilità di redarre un elenco dei Beni culturali che hanno bisogno di interventi, in cui sono indicate consistenze, priorità ma anche i costi. Le schede sono presenti già sul sito della Sovrintendenza. A svelare un primo intervento, frutto del protocollo, Giampaolo Letta: “Ci stiamo concentrando su un progetto integrato su Villa Borghese, un luogo simbolo della Capitale, frequentato da tutti i quadranti della città. Il simbolo verde della nostra città è all’interno di essa sono presenti interventi con uno spettro molto ampio. Per questo pensiamo a un progetto integrato su più anni”.