“Un atto di terrorismo”: così ha definito l’uccisione di due pescatori da parte dei marò, il giudice CS Gopinath dell’Alta Corte del Kerala. A riportare la notizia, il sito della tv locale “Zeenews”, che specifica come l’infondatezza dlel’aggressione sia motivata dal fatto che i due pescatori erano disarmati. sono stati uccisi ”senza alcun preavviso” ed erano ”disarmati”.
Inoltre, nel corso dell’udienza presieduta da Kochi dal giudice P.S. Gopinathan, “la Corte ha osservato oralmente che dalla prospettiva dei membri delle famiglie delle vittime, gli atti dei due marò possono essere assimilati al terrorismo perché loro hanno sparato sul peschereccio senza alcun colpo o altro segnale di avvertimento”. E’ quanto riporta il quotidiano “The Hindu”.
La Corte, prosegue il giornale, “ha proposto le sue osservazioni allorchè l’avvocato dell’agente della nave (Enrica Lexie) aveva sostenuto che le azioni dei marò non potevano essere definite terrorismo come specificato” in leggi e trattati internazionali. Nel dibattito in cui inoltre si sollecitava il rilascio definitivo della nave, conclude The Hindu, il legale dell’armatore ha assicurato che “la compagnia armatrice è pronta a dare assicurazioni che il capitano e gli altri membri dell’equipaggio saranno presentati davanti ai tribunali indiani se la loro presenza fosse richiesta in relazione a qualunque processo in futuro”.