Non ha precedenti l’accordo raggiunto su Alcoa. Di questo parere, Marco Bentivogli, segretario nazionale Fim Cisl, e Sandro Pasotti, coordinatore nazionale Fim Cisl, in relazione all’intesa raggiunta presso il ministero dello Sviluppo economico, dopo le proteste dei lavoratori di ieri. Nel vertice di ieri, infatti, sono stati ritirari i licenziamenti, ed assicurata continuità industriale fino a fine 2012. “Tuttavia –dichiarano i sindacalisti- la partita non è ancora chiusa. Ora occorre costruire le condizioni di competitività per la cessione e la continuità industriale”.
“L’accordo siglato ieri – continuano Bentivogli e Pasotti- “prevede il ritiro della procedura di mobilità e il mantenimento della produzione, in presenza di manifestazioni di interesse, fino al 31 ottobre 2012. I mesi di novembre e dicembre verranno utilizzati per la eventuale fermata delle celle e conseguentemente i lavoratori andranno in cassa integrazione dal primo gennaio 2013 per la durata di 1 anno prorogabile eventualmente di un altro anno. Le condizioni per la cassa integrazione verranno concordate a tempo debito. In caso di mancanza di manifestazioni di interesse l’avvio della Cigs avverrà al primo novembre 2012”.
Nella nota viene inoltre evidenziato che l’azienda “si impegna per il periodo di un anno dallo spegnimento delle celle a presidiare gli impianti e a mettere le risorse economiche per l’eventuale riavvio in caso di subentro di un nuovo acquirente. L’azienda prevede che entro la fine di aprile le manifestazioni di interesse dovranno tramutarsi in lettera di impegno”.
Inoltre la Fim-Cisl, hanno rinnovato l’impegno a favorire l’ingresso di eventuali compratori, in particolare per quanto riguarda l’energia. Ed infatti per quanto riguarda l’energia l’accordo prevede: un regime transitorio con la proroga di 2-3 anni della cosiddetta superinterrompibilità nelle isole e per il quale sono in corso verifiche in sede Ue; una soluzione strutturale con la verifica del cosiddetto Interconnector (verifica con autorità competenti e Terna), di possibili accordi diretti con Enel e possibilità anche di autoproduzione (centrale Enel Sulcis 2 o altro investimento)”.
La regione e gli enti locali, sempre secondo quanto dichiarato da Bentivoglia e Pesotti 2hanno calendarizzato impegni per la riqualificazione delle infrastrutture dedicate alla logistica come il porto e le strade annesse. Nell’accordo c’è anche un capitolo ambientale legato alle bonifiche di cui dovrà farsi carico anche Alcoa”.
“In conclusione”, si legge ancora nella nota, “la Fim-Cisl, conclude la nota, esprime grande soddisfazione per il raggiungimento di una intesa fino a poche ore fa impensabile che consente di lavorare d’intesa con il governo per assicurare la continuità produttiva e la salvaguardia dei posti di lavoro in un’area particolarmente critica della Sardegna. E’ il frutto delle iniziative di lotta e della capacità negoziale del sindacato e del ruolo positivo esercitato dal Mise sin qui. Giovedi si svolgeranno le assemblee a Portovesme con i segretari nazionali di Fim, Fiom, Uilm”.