Circa 250 persone sono scesi in piazza a Kiev per la scarcerazione dell’ex premier Iulia Timoshenko. I sostenitori della leader dell’opposizione ucraina, stanno manifestando davanti alla sede dell’amministrazione presidenziale ucraina, lo fa sapere l’agenzia Interfax, chiedono non solo la liberazione della loro beniamina, ma anche che le siano prestate cure adeguate. Dietro le sbarre dal 5 agosto scorso, la Timoshenko è costretta a letto da mesi da forti dolori alla colonna vertebrale dovuti probabilmente a un’ernia al disco, ma il servizio penitenziario continua a rifiutare il ricovero dell’ex premier in una clinica al di fuori del carcere, ignorando una richiesta avanzata nei giorni scorsi dalla corte di Strasburgo. L’ex premier è stata condannata a sette anni di reclusione per abuso di potere perchè nel 2009 avrebbe ordinato alla società energetica statale Naftogaz di siglare un accordo “svantaggioso” con Mosca per le forniture di metano senza il parere del governo da lei guidato. Quello stesso accordo tre anni fa mise fine a una guerra del gas con la Russia che durava da due settimane e che aveva lasciato al freddo mezza Europa. La Timoshenko è stata inoltre condannata a rimborsare alla Naftogaz il presunto danno causato dagli accordi con Mosca, circa 137 milioni di euro.
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