Sarebbe stata una falla creatasi accidentalmente sulla nave, a causare la perdita di carburante, riversato così in mare a Taranto. L’imbarcazione panamense, stava attraversando il terzo sporgente del porto, da una nave battente bandiera panamense.
In mare si è formata una chiazza di circa 800 metri quadrati. Mezzi della Capitaneria di porto, con il supporto della società Ecotaras, hanno circoscritto la zona e iniziato le operazioni di bonifica. Presente anche personale dell’Arpa per le analisi del materiale sversato in mare. La nave è ormeggiata nel porto mercantile per operazioni di scarico di materiale destinato alla zona industriale.
Sino ad ora sarebbero state recuperate otto tonnellate di carburante, olio combustibile, delle 20 circa finite in mare nel porto a Taranto. In queste ore sono al lavoro equipaggi della Capitaneria di Porto e personale dei mezzi della società di ecologia Ecotaras, che ha sede proprio nell’area del porto mercantile. L’intervento – a quanto si apprende dalla capitaneria – è stato tempestivo e la zona è stata circoscritta grazie a barriere galleggianti.
militari della Capitaneria di porto hanno inoltre ispezionato l’imbarcazione e rilevato chiazze oleose in corrispondenza dello scafo. Per completare le operazioni di bonifica ci vorranno alcuni giorni. Per il direttore dell’Agenzia regionale Protezione Ambiente (Arpa) della Puglia, Giorgio Assennato, “tutte le procedure di contenimento sono state attivate”. “La situazione – afferma – è tenuta sotto osservazione dai tecnici dell’Arpa”.