La motonave panamense “East Castle”, dalla quale mercoledì sera fuoriuscì oltre 20 tonnellate di carburante durante le operazioni di svuotamento delle acque di zavorra, deve trattenersi in porto, a deciderlo è stata la Guardia Costiera di Taranto. Dalle ispezioni subacquee non sono emerse falle allo scafo dell’imbarcazione,ma non sono escluse lesioni interne alle tubazioni che mettono in comunicazione i serbatoi del carburante con le casse contenenti l’acqua di zavorra. È probabile, che possa essersi trattato di un errore umano nell’apertura delle valvole di svuotamento. Il direttore dell’Agenzia regionale Protezione Ambientale, Arpa, della Puglia, il professor Giorgio Assennato sostiene che “lo sversamento di greggio si deve a un errore umano, molto grave devo dire. Invece di scaricare acqua dalla nave è stato scaricato carburante. Di qui lo stillicidio cominciato ieri sera”.“Per fortuna la fuoriuscita di greggio è stata tamponata in modo efficiente dai panni di contenimento”, spiega. “Le pompe sono riuscite finora ad aspirare circa 10-15 tonnellate di greggio. Resta da aspirare ancora circa il 10%”.
”Nella serata di ieri è stata verificata la presenza di idrocarburi nello specchio acqueo del porto mercantile di Taranto. La Guardia Costiera ha allertato la Società designata per l’attività di antinquinamento portuale che è intervenuta con un battello disinquinante e due rimorchiatori”, afferma il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, che ha sporto denuncia nei confronti dei responsabili della motonave. Intanto, è in via di completamento la bonifica nello specchio acqueo del terzo sporgente del porto mercantile, dato in concessione all’Ilva.