Da stasera, fino a domenica 9 agosto, torna con la XVII edizione all’Anfiteatro Piazza dei Racconti, la nota rassegna in formula ridotta, all’aperto, nel rispetto delle norme di sicurezza
Positano. La perla della Costiera amalfitana non rinuncia a uno dei suoi più qualificati eventi, nonostante lo spettro del covid non voglia ancora allontanarsi dalla nostra vita. E, in tutta sicurezza, con a disposizione ampi spazi che garantiscono un adeguato distanziamento sociale, ecco che ritorna per la gioia degli appassionati del teatro di qualità, il Positano Teatro Festival Premio Annibale Ruccello, diretto da Gerardo D’Andrea.
Location suggestiva quanto “sicura”, l’ Anfiteatro Piazza dei Racconti.
In versione stringata, con una programmazione ridottissima di sole tre serate, l’Edizione 2020 – la XVII – ribadisce in maniera chiara le tradizionali priorità alla base della sua nascita, e punta ancora una volta ad assicurare al pubblico occasioni per ridere, come per riflettere e per commuoversi: ragionamento ed emozioni, mente e cuore.
Ormai da vent’anni, la rassegna “offre uno sguardo sulla drammaturgia contemporanea, italiana e straniera”, e non mancherà di farlo anche stavolta, grazie anche e soprattutto alla determinazione dell’organizzazione e al sostegno pieno e convinto del sindaco di Positano, Michele De Lucia e della Giunta, primi sostenitori di questa prestigiosa iniziativa.
Gli ampi spazi a disposizione hanno permesso questa scelta, in quanto garantiscono il rispetto del distanziamento sociale e allo stesso tempo l’adeguato svolgimento del programma.
Parliamo di “un Festival a più alto tasso panoramico per la capacità di posizionare i suoi palcoscenici in ogni parte del suo territorio, dalle alture a picco sul mare appunto di Nocelle e Monterpertuso al Sagrato della Chiesa Madre, al Borgo di Liparlati, alla Garitta, alla Chiesa Nuova” – come sottolinea con vigore è motivato orgoglio, lo stesso sindaco De Lucia.
“Quest’anno, la pandemia ci ha imposto di non poter fare il percorso itinerante, di ridimensionare dunque il programma solito del Festival che comprendeva 13 giorni di spettacoli per complessivi 16 occasioni di teatro, e dirottare le risorse comunali verso il sostegno di attività colpite dall’emergenza sanitaria” – aggiunge con chiarezza.
“Il Positano Teatro Festival celebra, nell’anno bisestile 2020, i vent’anni della sua storia. Quattro lustri, dunque, quando timidamente gli ‘organizzatori’ si affacciarono sulla bella Spiaggia Grande, nel giardino di San Vito, dietro agli stabilimenti, per dare il via alla prima edizione della rassegna teatrale” –
ricorda il direttore artistico Gerardo D’Andrea.
“Positano, meta di artisti che vi soggiornavano in tutte le stagioni e anche luogo attrattivo di tanti turisti, si presentava come il più idoneo per rappresentare il teatro di prosa. E così, sollecitati, anche dalla storia di attori e attrici di cinema e teatro, che trascorrevano lunghe serate in allegria al mitico bar De Martino, prese forma e sostanza nel 2000, la prima edizione del Festival, allestendo un cartellone con tre spettacoli” – conclude D’Andrea, collegandosi agli esordi, 20 anni fa, della manifestazione, anche a l’ora costituita da sole tre parti. Un ritorno, per quanto forzato dall’effetto pandemia, alle origini, dunque.
Stasera, venerdì 7 agosto alle ore 20,45, la serata inaugurale del Premio Annibale Ruccello, dedicata alla figura di uno dei maggiori autori teatrali italiani, Raffaele Viviani, protagonista dell’atteso recital di Antonella Morea, dedicato alle figure femminili da lui descritte nelle sue opere, come anticipa il titolo: “Don Rafele, ‘a Zucconas e Bammenella. Il mondo della poesia e della musica di Raffaele Viviani”. Lo spettacolo è a cura di Gerardo D’Andrea e si presenta come un intenso percorso drammaturgico scritto da Delia Morea, che offre l’occasione di ascoltare le più belle canzoni, i monologhi e le poesie dell’autore stabiese, di cui Antonella Morea è indiscutibilmente una delle più apprezzate e valenti interpreti. Ad accompagnarla, l’ensemble musicale diretta dal maestro Mariano Bellopede (pianoforte), Franco Ponzo (chitarra) e Gianluca Mirra (batteria e percussioni).
Di seguito, la consegna del Premio Annibale Ruccello 2020 a Mariano Rigillo, attore italiano di indubbio spessore, intenso interprete Viviani, dagli anni settanta, quando fu protagonista di “Napoli, notte e giorno”, per Peppino Patroni Griffi.
“Artista e maestro della scena nella cui carriera si sono felicemente congiunti e intrecciati la raffinata ricerca culturale, la versatilità del grande attore e l’umanità del mentore che infonde fiducia e tramanda esperienza”.
La serata sarà condotta dall’attrice Martina Carpi. Autore del Premio è l’artista Chiara Dynis.
Sabato 8 agosto, alle 21,00, ancora un grande: Enzo Moscato, con “Ritornanti”, in scena con Giuseppe Affinito, presentato dalla Compagnia Teatrale Enzo Moscato e da Casa del Contemporaneo.
Domenica 9 agosto, alle 20,45, “L’arte di essere Bonì”: Roberto Azzurro propone un originale ritratto teatrale dell’affascinante figura del dandy francese Boniface de Castellane; accompagnamento musicale di Matteo Cocca al pianoforte.
Quindi, il sindaco Michele De Lucia consegnerà il Premio La Pistrice – Città di Positano ai fratelli Gabriele e Daniele Russo, rispettivamente regista e protagonista dello spettacolo “Le cinque rose di Jennifer” di Annibale Ruccello, prodotto dal Teatro Bellini di Napoli, che ha ricevuto grande consenso di pubblico e di critica sia per l’originale regia di Gabriele Russo che per la bella interpretazione di Daniele Russo,
La serata conclusiva sarà condotta pure da Martina Carpi, come quella iniziale.
Teresa Lucianelli