Il treno del rimpasto con nuovi titolari in alcuni dicasteri

 Il borsino della politica quota alta l’ipotesi di un rimpasto di governo. Un termine che rappresenta il denominatore comune di tutte le forze di maggioranza, che starebbero pensando a un vero e proprio blitz prima delle elezioni che si terranno il 20 e il 21 settembre.

La pausa estiva di agosto potrebbe partorire importantissime novità, che vedrebbero il presidente del Consiglio affidarsi a nuovi titolari di alcuni dicasteri.

Il premier, in occasione della conferenza stampa per la presentazione del decreto Agosto, ha escluso categoricamente l’ipotesi di un rimpasto  ribadendo la sua totale soddisfazione nei confronti dell’operato dei ministri dell’esecutivo giallorosso: “Non c’è nessuna esigenza di rimpasto che è anche una formula logora, fermo restando che non sono particolarmente esperto di come la politica passata affrontava alcuni passaggi”.

In molti sono comunque convinti che Conte   stia gestendo in prima persona il rimpasto.  L’edizione odierna de La Repubblica ha elencato tutti coloro che rischiano il posto e i possibili eredi: sia in uscita sia in entrata non mancano nomi di spicco e di rilievo. A cigolare sarebbero soprattutto in 3: Alfonso Bonafede, Nunzia Catalfo e Paola De Micheli. Il Guardasigilli, che sarebbe disposto a lasciare solo in cambio del Viminale, potrebbe essere sostituito da Andrea Orlando; non è da escludere che il vicesegretario del Partito democratico possa vestire l’abito del sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

Graziano Delrio potrebbe sbarcare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; al Lavoro andrebbe il viceministro del Tesoro, Laura Castelli (a cui subentrerebbe Stefano Buffagni). A temere il benservito sono Luciana Lamorgese e Gaetano Manfredi dell’Università. Tuttavia il risiko sull’Interno appare comunque meno probabile, visto che un rappresentante dem ha fatto notare: “I grillini hanno già gli Esteri con Di Maio, non possono prendere pure l’Interno, in nessun governo di coalizione è mai accaduto”. Nel frattempo Matteo Renzi starebbe spingendo per l’ingresso di Maria Elena Boschi con una delega di peso: l’attuale capogruppo di Italia Viva alla Camera punta all’Istruzione, riunificando il Ministero con quello dell’Università. Ecco perché Lucia Azzolina trema, ma c’è chi ha sconsigliato a Conte di privarsene a pochi giorni dalla riapertura delle scuole dopo l’emergenza Coronavirus.

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