Il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi prova a mettere ordine tra i pentastellati parlando dell’alleanza con il Pd alle Regionali in qualche modo caldeggiata se non addirittura consigliata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
“Non si tratta di sprecare un’occasione, perché non c’è, altrimenti l’avremmo colta al volo. Noi abbiamo il massimo rispetto del territorio. Dove abbiamo fatto opposizione fino a ieri, è difficile immaginare un percorso insieme”, ha dichiarato Vito Crimi ai microfoni de il Corriere della Sera. Impossibile anche un’intesa in Puglia e nelle Marche: “La questione è chiusa da tempo. Lì abbiamo fatto un’opposizione ferma e un’alleanza è infattibile“.
Crimi ha anche escluso conseguenze sul governo in caso di sconfitta alle Regionali. O meglio, ha evidenziato come la sconfitta sarebbe del Pd e non del Movimento 5 Stelle, che in effetti in quelle Regioni non governa. “Noi non governiamo in quelle Regioni. Sarebbe il Pd a perdere e in tal caso dovrebbe farsi una domanda su come hanno governato finora. Avrebbero dovuto darci retta prima”.
Viste le premesse, sorge spontanea una domanda. Se il rapporto con il Pd a livello locale è così complesso, perché mettere la questione ai voti su Rousseau, dove gli iscritti hanno dato il via libera alle alleanze con i partiti tradizionali. “Ho deciso il voto perché ho ricevuto richieste da quattro Comuni che hanno presentato un progetto”. Esclusa quindi ogni forma di alleanza strutturale con il Partito democratico: “Qualcuno poteva parlare di alleanza strutturale anche con la Lega. Ma non l’abbiamo fatta e non la facciamo oggi, perché siamo nati per combattere il sistema dei partiti e vorremmo aiutarli a migliorarsi“.
Inevitabile poi un commento sulla candidatura di Virginia Raggi per Roma, candidatura bocciata senza mezzi termini dal Segretario del Pd Nicola Zingaretti. “Vedo troppi no secchi e poche motivazioni. Possiamo fare tutte le critiche che vogliamo, ma Roma non è peggio di prima, anzi è migliorata. Si comincia a vedere il frutto del lavoro di Virginia”.
Mancano poche ore alla presentazione delle liste e ritengo sia opportuno investire ogni energia per trovare degli accordi laddove sia possibile. L’ascolto dei territori, come ho ribadito in più occasioni, resta la priorità”. Così in una nota il ministro ed ex capo politico del M5s Luigi Di Maio.
“Il presidente Conte a mio avviso ieri ha espresso un concetto più che legittimo, sottolineando l’importanza di ascoltare i territori, ma tutti siamo consapevoli che per governare bene l’Italia ci sia bisogno di amministratori responsabili e le elezioni comunali e regionali sono uno snodo cruciale. – aggiunge – È un bene confrontarsi, è un bene provarci laddove le condizioni lo consentono. Lavoriamo per dare risposte agli italiani e non facciamoci tirare dentro in diatribe che non ci appartengono”.