In Germania, sta crescendo sempre di più l’allarme per il ritrovamento di uova alla diossina. Dopo la chiusura, della settimana scorsa di due aziende agricole del Land del Nordreno-Vestfalia, oggi sono stati messi i sigilli ad altri due allevamenti nella vicina Bassa-Sassonia. Lo ha reso noto stamani, dalla capitale Hannover, il ministero locale per la Difesa dei consumatori. Nelle uova analizzate sono stati trovati “valori eccessivi di Pcb (policlorobifenile), una sostanza simile alla diossina”, ha spiegato stamani un portavoce del ministero. Gli allevamenti in questione “sono stati chiusi e tutte le uova consegnate tolte dal commercio” anche se, ha dovuto ammettere il portavoce, “non è possibile escludere” che alcune uova contaminate siano state vendute. Tuttavia, considerato il contenuto ridotto di Pcb, non ci sarebbe “un immediato rischio per la salute”. Al momento le autorità non sono state in grado di individuare la causa della contaminazione. Il primo caso, in Nordreno-Vestfalia, risale ormai a circa un mese fa. L’ultimo scandalo diossina in Germania risale al 2010, quando la sostanza tossica era stata rinvenuta in uova e carni di maiale. Allora era stata provata la responsabilità di un’azienda di mangimi dello Schleswig-Holstein. Durante le indagini erano stati chiuse circa 5mila aziende agricole.
Tags aziende contaminate diossina germania uova
Riprova
Conferenza sulla solidarietà europea ad Arad, Romania
Per due giorni, il 4 e 5 settembre, la città di Arad, sita nell’ovest della …