Pilota di un caccia intercettore Eurofighter Typhoon del 4° Stormo ''Amedeo d'Aosta'', Grosseto 23 maggio 2019. ANSA/GIUSEPPE LAMI I caccia intercettori Eurofighter Typhoon dell Aeronautica Militare Italiana oltre ad essere impegnati a difesa dello spazio aereo nazionale sono presenti con compiti di difesa aerea in tutte le missioni NATO di Air Policing a salvaguardia dei cieli di Slovenia, Albania, paesi Baltici, Islanda, Romania. Dal 26 marzo 2019, configurati con un pod fotografico, partecipano alloperazione internazionale anti ISIS "Inherent Resolve" in Kuwait per volare nelle zone desertiche dellIraq, dove si annidano le ultime sacche di resistenza del califfato, con compiti di ISR - Intelligence, Sorveglianza, Ricognizione. Lattività di ISR consiste nel fotografare punti di interesse segnalati dallintelligence utilizzando sensori elettro-ottici o ad infrarosso, le immagini così acquisite contribuiscono di avere informazioni utili alle decisioni da prendere in funzione dello scenario e dei risultati che si vorranno ottenere. La capacità operativa ISR, rientrando nel concetto di  dual-use delle risorse militari, può essere espressa anche nel territorio nazionale su richiesta delle Forze di Pubblica Sicurezza.I caccia Eurofighter Typhoon decollano 365 giorni allanno senza soluzione di continuità giorno e notte dalle basi del 4° Stormo di Grosseto, del 36° Stormo di Gioia del Colle e del 37° Stormo di Trapani-Birgi.

Cina denuncia: ‘Un aereo spia Usa nella nostra no-fly zone’

Un aereo spia americano è entrato nella no-fly zone cinese dove erano in corso manovre militari: è la denuncia del portavoce del ministero della Difesa, Wu Qian, secondo cui un jet U-2 da ricognizione ha volato senza permesso nella regione militare settentrionale dell’Esercito popolare di liberazione. “Ha seriamente interferito nelle normali attività delle manovre e gravemente violato il codice di condotta sulla sicurezza bilaterale, per aria e mare, e le norme internazionali”. L’azione Usa, definita “un’ovvia provocazione”, avrebbe potuto “facilmente portare a errori di giudizio e perfino a incidenti”.

“La Cina si oppone con forza a queste azioni provocatorie e ha presentato protesta formale contro gli Stati Uniti”, ha aggiunto Wu.

Il disappunto di Pechino è maturato sullo sfondo delle forti tensioni tra Washington e Pechino, che spaziano ormai dalle questioni militari, a quelle commerciali e politiche. Le forze navali statunitensi conducono regolarmente operazioni vicino a Taiwan e nel mar Cinese meridionale, sfidando le rivendicazioni territoriali di Pechino nella regione.
L’aereo Usa da ricognizione sarebbe arrivato da una base militare in Corea del Sud, sorvolando il golfo di Bohai, dove anche la portaerei cinese Shandong stava prendendo parte alle esercitazioni iniziate lunedì, giorno in cui Pechino ha avviato manovre anche nel mar Cinese meridionale.
In una dichiarazione, le forze armate Usa hanno affermato che il volo dell’U-2 rientrava “nell’ambito delle norme e dei regolamenti internazionali accettati” e che il personale dell’ aeronautica del Pacifico “continuerà a volare e a operare ovunque il diritto internazionale lo consenta, al momento e al passo scelto da noi”.

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