Anche Conte lo ha bacchettato dal palco della festa de Il Fatto Quotidiano, durante l’intervista a Padellaro e Gomez. «Ha espresso delle critiche anche verso di me ed è lecito che lo faccia», ha ricordato. Per poi aggiungere: «Quando una persona è ricoverata ci si astiene da opinioni». Infine, la stilettata: «Il presidente del Consiglio in carica si astiene dall’esprimere dei giudizi sulle sue capacità imprenditoriali».
«Le parole di un uomo in disarmo sotto tutti i punti di vista, dalle esperienze imprenditoriali fino ai rapporti familiari, non possono suscitare altro che un sentimento di commiserazione». Così il presidente di Fininvest e Mondadori, Marina Berlusconi, commenta le parole di Carlo De Benedetti su Silvio Berlusconi. Quel «grande imbroglione» negli auguri di «pronta guarigione» è un’offesa inaccettabile, specie in un momento di sofferenza. E provoca reazioni a raffica.
«Berlusconi non condividerebbe che si replicasse in modo sprezzante a De Benedetti. Ma io lo faccio lo stesso», dice Maurizio Gasparri. «È un vero miserabile. Un cialtrone». Duro l’intervento di Alessandro Sallusti. «Sciascia ne Il giorno della Civetta fa dire al protagonista che gli uomini si dividono in cinque categorie: uomini, mezzo uomini, ominicchi, pigliainculo e quaquaraquà. E Sciascia aveva detto bene», afferma. «Gli uomini si dividono così e l’Ingegnere non fa parte né della prima né della seconda categoria».