Il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio durante l'evento Roadshow del Patto per l'Export presso la Camera di Commercio del Tempio di Adriano, Roma, 09 settembre 2020. ANSA/ANGELO CARCONI

Di Maio: “Il Sì al referendum sarà una rivoluzione”

 Di Maio, un anno fa  fu il primo a lanciare la proposta di un patto locale tra Pd e 5 Stelle, in occasione delle elezioni regionali in Umbria. Ad oggi però quell’idea non è ancora riuscita a farsi strada: si sta per votare in sette regioni e solo in Liguria i 5 Stelle sono alleati col Pd.
 “Presentarsi alle prossime amministrative in coalizione con altre forze politiche e civiche non solo è un progetto in cui credo, ma è la strada che ci hanno indicato i nostri iscritti con una delle ultime votazioni. Per queste regionali purtroppo eravamo fuori tempo massimo, probabilmente ci si doveva organizzare meglio e prima. Magari in qualche caso è stata un’occasione sfumata, ma ci atteniamo alle decisioni dei territori e le supportiamo fino in fondo. Anche per il futuro, però, il punto di partenza sarà sempre la voce di chi è sul territorio. Quindi altro che archiviare, siamo nella fase viva di un modo di presentarsi agli elettori più strutturato, diffuso e organico”. La segretaria dem regionale Simona Bonafè sostiene che votare 5 Stelle in Toscana significa far vincere la Lega.
Votare il MoVimento 5 Stelle significa scegliere il MoVimento 5 Stelle. Non ho mai creduto a giochetti, strategie, suggestioni varie da propinare agli elettori. Credo nelle battaglie portate avanti fin dall’inizio, con orgoglio e una precisa identità, proprio come fa da sempre il MoVimento.
I partiti hanno votato sì in Aula sul taglio dei parlamentari. Non se la sono sentita, con il voto palese, di fronte agli italiani di votare no”, così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, durante un comizio a Macerata, ha parlato del prossimo referendum sul taglio dei parlamentari, criticando le forze politiche che ora hanno cambiato idea. “Poi qualcuno si è svegliato e si è chiesto se veramente la riforma fosse passata e ha raccolto le firme per chiedere referendum”, ha continuando facendo un elenco di tutti i partiti che in Parlamento si erano detti favorevoli alla riforma.
Sul fronte del Mes “Io non ho visto cambiare la posizione del presidente del Consiglio. Ciò che posso dire è che noi adesso, e lo dico da ministro degli Esteri ed esponente del Movimento 5 Stelle che è la prima forza politica che tiene in piedi il Governo, dobbiamo concentrarci sullo spendere bene gli oltre 200 miliardi di euro del Recovery Fund e fare in modo di scrivere una legge di bilancio per il prossimo anno, quella di fine anno, che permetta alle imprese di pagare meno tasse e di dare più lavoro”. Così, a margine di un incontro  in vista del prossimi Referndum sul taglio dei parlamentari e delle elezioni amministrative, il ministro degli Esteri, Luigi di Maio ha replicato a chi gli chiedeva un commento sulle parole del premier Giuseppe Conte che, nei giorni scorsi alla Festa dell’Unità nazionale a Modena non ha escluso un dibattito in Parlamento sul Mes. 

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