Inps: 150mila euro al presidente, Salvini chiede le dimissioni

È più che raddoppiato lo stipendo del presidente dell’Inps. Pasquale Tridico ha ricevuto un aumento, con effetto retroattivo, passando da un guadagno di 62mila euro a 150mila euro all’anno. Lo ha stabilito un decreto firmato il 7 agosto dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo e dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. La notizia, resa nota da Repubblica, ha scatenato la dura reazione del centrodestra, che ha chiesto le dimissioni di Pasquale Tridico.

Sui social Matteo Salvini, leader della Lega, ha scritto: “Inps, non ho parole. Invece di aumentarsi lo stipendio, Pasquale Tridico prima paghi la cassa integrazione alle centinaia di migliaia di lavoratori che la aspettano da mesi, poi chieda scusa e si dimetta“.

“Urlavano onestà, onestà, e poi si aumentano in maniera considerevole lo stipendio”, ha ironizzato su Twitter Maurizio Gasparri, di Forza Italia, ricordando che la gestione di Pasquale Tridico è sotto accusa “da mesi e mesi” per “i suoi risultati disastrosi“.

“Mezzo milione di italiani aspetta ancora la cassa integrazione”, ha denunciato Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato, “e lui si raddoppia lo stipendio con effetto retroattivo. Questa è la morale dei predicatori anticasta. La nuova frontiera del grillismo al potere: il reddito di arroganza“.

Luca Ciriani, capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia, ha fatto sapere in una nota riportata dall’Ansa: “Non bastavano i disastri compiuti durante il lockdown. Adesso il Governo, attraverso una decisione della ministra Nunzia Catalfo, ha deciso che il presidente Pasquale Tridico deve essere addirittura premiato con un aumento di stipendio fino a 150mila euro e addirittura retroattivo”.

Una cosa “assurda”, ha tuonato il senatore, soprattutto quando “gli italiani continuano a non ricevere la cassa integrazione e le famiglie sono piegate da una crisi che il Governo è incapace a fronteggiare. Ma quello che è più grave, secondo quanto emergerebbe da notizie diffuse dalla stampa è che questa decisione sarebbe stata presa dallo stesso CdA nel pieno lockdown, proprio quando l’Inps mostrava tutta la sua inadeguatezza“.

Recentemente l’ex presidente dell’Inps aveva segnalato che molti beneficiari del reddito di cittadinanza sarebbero evasori fiscali. L’istituto è finito recentemente nello scandalo per la gestione dell’emergenza Covid, con gravi ritardi nell’erogazione della cassa integrazione e il bonus di 600 euro a parlamentari e consiglieri.

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