Alcuni aerei della compagnia Alitalia in sosta all'aeroporto ''Leonardo Da Vinci'' di Fiumicino, Roma, 23 marzo 2020. Secondo fonti la newco parte con 25-30 aerei. ANSA / TELENEWS

Addio Alitalia, nasce Ita la nuova compagnia di bandiera

I quattro ministri dell’Economia, Trasporti, Sviluppo economico e Lavoro hanno firmato per conto del governo il decreto che mette fine ad Alitalia e che istituisce al suo posto una Newco che si chiamerà Ita, Italia Trasporto Aereo. Nello statuto della società, allegato al decreto, è confermato l’addio al nome Alitalia. La nuova compagnia avrà sede “nel Comune di Roma”.

“Nasce oggi la nuova compagnia aerea di bandiera, in netta discontinuità con il passato e che dovrà giocare un ruolo da protagonista sul mercato europeo e internazionale. Si tratta di una grande operazione industriale al servizio del Paese, a sostegno della competitività delle nostre imprese e per il rilancio del turismo italiano” ha scritto la ministra dei Trasporti Paola De Micheli.

Il nome  Alitalia rimane alla compagnia commissariata, la bad company che si svuoterà e trasferirà parte dell’attività alla nuova Ita.

Si tratta soltanto del primo passo di un percorso che porterà alla registrazione alla Corte dei Conti. Fino ad allora il decreto non è completo, solo dopo sarà perfezionato l’atto costitutivo della nuova società.

Successivamente ci vorranno 30 giorni perché il decreto vada in Parlamento e quel punto sarà  presentato il nuovo piano industriale della durata di cinque anni.

Ita parte con un capitale sociale di 20 milioni di euro, tutto in possesso dallo Stato, attraverso il ministero di Economia e Finanza, come è stato deliberato nel decreto legge Agosto.

Già con il decreto Cura Italia di metà marzo il governo aveva previsto la costituzione di una nuova società pubblica per il trasporto aereo, volontà perfezionato a maggio con il decreto Rilancio tramite il quale è stato introdotto il maxi-stanziamento di capitale di 3 miliardi. Risorse provenienti dalle casse pubbliche, versate a rate, secondo le esigenze del piano industriale, in non meno di due anni.

Nello statuto di Ita si legge che “il capitale sociale può essere aumentato anche mediante conferimenti di beni in natura e di crediti”. Per arrivare ai 3 miliardi di finanziamento il documento dovrà quindi essere modificato, dato che il capitale esplicitato finora ammonta a soli 20 milioni.

Ai vertici del nuovo consiglio d’amministrazione ci sarà l’ex ad di Poste Francesco Caio come presidente, Fabio Maria Lazzerini già top manager del vettore, come amministratore delegato.

Nel decreto di costituzione della Newco è previsto un compenso per il presidente di 70.000 euro lordi annui e 35.000 euro lordi annui per ciascuno degli altri componenti del cda.

Ma il testo rinvia infine al cda, durante le sedute che non sono pubbliche, di fissare il compenso per il presidente e per l’amministratore delegato in base alle deleghe, facendo riferimento all’articolo 2389, comma terzo, del codice civile e all’art. 79 del decreto legge Cura Italia. In base al decreto, infatti, il tetto alle retribuzioni, pari a 240mila euro per le società pubbliche non quotate, non si applica alla Italia Trasporto Aereo .

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