De Luca rompe il silenzio dopo il caos a Napoli

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha commentato quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato a Napoli, in seguito all’annuncio di un imminente lockdown in tutta la regione. Sul suo profilo Facebook, il presidente ha scritto: “Ieri sera si è assistito a Napoli a uno spettacolo indegno di violenza e di guerriglia urbana organizzata, che nulla ha da spartire con le categorie sociali”.

“Ieri si applicavano le stesse ordinanze a Milano, Roma e Napoli – ha ricordato De Luca – e mentre a Milano e Roma le città erano deserte nel rispetto delle norme, a Napoli c’erano violenze e vandalismo. Alcune centinaia di delinquenti hanno sporcato l’immagine della città”.

Per De Luca, i protagonisti delle immagini di violenza   “non hanno nulla a che fare con le categorie economiche e con i cittadini di Napoli, che hanno dato in questi mesi una prova straordinaria di autodisciplina e di responsabilità, e che tuteleremo fino in fondo sul piano sanitario e su quello sociale”.

Poi, il governatore ha ribadito la strategia preannunciata durante la diretta Facebook: “Continueremo a seguire la nostra linea di rigore, senza cambiare di una virgola, come è nostro dovere fare”.

“Chiediamo al Governo di impegnarsi – ha scritto De Luca – a garantire la legalità e il rispetto delle leggi; a mettere a punto immediatamente un piano di sostegno socio-economico per le categorie produttive e per le famiglie. Questo sostegno costituisce una priorità assoluta, al pari delle misure sanitarie, come abbiamo fatto in Campania con un piano economico e sociale scattato contestualmente alle misure restrittive”.

Nel frattempo, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris è stato travolto dalle polemiche  sorte durante la sua presenza in tv, alla trasmissione “Titolo Quinto” su Rai 3, mentre a Napoli i manifestanti si scontravano con le forze dell’ordine. Una scelta che ha sollecitato anche il commento della presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

”Le improvvide dichiarazioni di De Luca hanno creato il caos sociale. Il suo capolavoro è completo: dopo che la sua incapacità ha portato la situazione sanitaria fuori controllo  si permette anche di rivolgersi in maniera brusca annunciando la chiusura totale nel suo teledelirio del venerdì. Era prevedibile e per questo irresponsabile che il suo annuncio facesse esplodere la rabbia e speriamo che la cosa non attivi anche l’infiltrazione di organizzazioni criminali interessate a destabilizzare ulteriormente la popolazione. De Luca la smetta di apparire e fare pagliacciate politiche, sia serio come la situazione impone”,  dichiara il Senatore Antonio Iannone, Commissario Regionale di Fratelli d’Italia in Campania.

“Sono contrario al lockdown perchè sarà un colpo mortale per l’economia della Campania. Questa decisione serve soltanto a mascherare il fallimento del Governo Pd-M5S, sostenuto anche dal governatore De Luca, e ovviamente della stessa Regione Campania, sebbene in parte minore”,  dichiara, in una nota, il Questore della Camera e deputato campano di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli: “Il Covid-19 ha una scarsa letalità: più del 90 % dei contagiati, infatti, sono asintomatici e tra i sintomatici pochi sono fortunatamente gravi. In questi mesi, dunque, bisognava concentrare gli sforzi per tutelare le fasce deboli, anziani e malati in primis, ed assumere medici e infermieri aprendo anche nuovi reparti Covid negli ospedali per aumentare i posti letto. Bisognava potenziare i trasporti per prevenire la principale fonte di affollamento. Quindi, per prevenire la seconda ondata della pandemia e rallentare il virus non è stato fatto nulla. E oggi si decide di chiudere la Campania, ma senza fare nulla, ancora una volta, per le fasce di popolazione più a rischio. La mia – precisa Cirielli – non vuole essere una polemica pretestuosa nei confronti del governatore De Luca che, comunque, ha ricevuto un ampio mandato dai cittadini campani. Ma è evidente che così come non è stato merito suo la scarsa diffusione del virus a marzo, oggi non è soltanto colpa sua la situazione drammatica in cui si trova la nostra regione. È innanzitutto responsabilità del governo della Nazione, peraltro in mano principalmente al Pd, che non ha aiutato affatto la Campania con risorse straordinarie per la sanità, per trasporti e per la prevenzione a tutela soprattutto delle fasce deboli.  Adesso, però, non si può far fallire la regione per bloccare un virus il cui contenimento oramai è fallito, ci vuole subito un Piano B: cioè concentrarsi per la tutela delle fasce deboli”.

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