Roma non dimentica il mattatore, l’attore, il genio artistico di Gigi Proietti e lo celebra e lo ricorda tra le sue vie. Dopo la morte dell’artista romano, in città sono stati realizzati grandi murales in suo ricordo sulle facciate di palazzo di quartiere e alle porte del teatro Brancaccio. Un’idea tutta da realizzare invece quella di un murale con il volto sorridente e sornione di Mandrake, celebre personaggio interpretato da Gigi Proietti in Febbre da cavallo, film del 1976: l’immagine è un lavoro di photoshop, chissà se qualche street artist la prenderà in considerazione. All’ingresso del Gran Caffè Roma, tra via della Tribuna di Tor de’ specchi e piazza dell’Aracoeli, da alcuni giorni c’è un manifesto della street artist Laika che ritrae sempre Proietti nelle vesti di Mandrake: difatti il Gran Caffè Roma nel film Febbre da cavallo di Steno era il bar di Gabriella, fidanzata di Mandrake. “Un piccolo gesto di riconoscenza per l’ultimo grande Re di Roma”, ha affermato l’artista Laika. Ma gli omaggi di street art non sono finiti. Al Trullo c’è un’opera degli street artist Mario D’Amico e Manuela Merlo, Ovvero PaT (Pittori anomini Trullo) e Uman art mentre al Tufello il Maestro Proietti è ritratto dall’artista Harry Greb con il cappello in mano. Al teatro Brancaccio infine è stato inaugurato il murale con un primo piano di Gigi Proietti, circondato da tantissimi fiori e omaggi dei suoi ammiratori. Intanto al Tufello si attende il murale dello street artist Lucamaleonte, 11 metri per 15 su un palazzo Ater di via Tonale, uno dei palazzi dove Proietti ha trascorso gli anni dell’infanzia con la sua famiglia.
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