Sant’Antonio Abate. Tartufo, che passione! …delizia esclusiva dei palati sopraffini.
Nell’ambito dei fine settimana golosi proposti da Villa Palmentiello, il pranzo di domani, sabato 14 novembre, sarà interamente dedicato alle originali ricette della chef Maria Consiglia Cannavacciuolo che hanno quale ingrediente principale il prezioso tubero: il bianco d’Alba e il corposo nero della Campania Felix, declinati in tanti gustosi piatti.
Si tratta di un appuntamento ormai rituale che si ripete ogni anno, generalmente nel mese di novembre, puntualmente gradito dagli estimatori di questo ingrediente pregiato, che arricchisce il calendario delle iniziative all’insegna del gusto eccellente, promosse dal panoramicissimo Relais de Charme. Immerso nel verde rigoglioso delle colline di Sant’Antonio Abate, è affacciato sull’azzurro mare della Penisola, con strepitosa vista sul golfo di Napoli.
Una tradizione ormai consolidata, che viene celebrata “al cader delle foglie” da circa un decennio, dedicata appunto al “fungo ipogeo” che si sviluppa sotto terra come un tubero, in particolari condizioni climatiche.
Non si può dire che sia attraente d’aspetto, ma è sicuramente molto ricercato e pure costoso, fino a raggiungere cifre considerevoli per quello bianco, che possono superare le diecimila euro al chilo!
Tra i “cibi d’èlite”, alimento gourmet per esperti ed appassionati, il suo gusto particolare, dai sentori di terra umida, richiede abbinamenti ben studiati in grado da esaltarne le esclusive caratteristiche tanto decantate dagli esperti buongustai che ne apprezzano e valutano innanzitutto l’origine, il periodo di raccolta, la conservazione, il sapore e soprattutto il profumo.
La chef Cannavacciuolo preparerà un intero menù “da leccarsi le dita” dedicato al tartufo che vedrà il classico tagliolino, fatto in casa, al burro e tartufo e l’uovo (delle galline dalla loro fattoria) impreziosito dal profumo del tubero.
Nel “Menù al Tartufo” sono previsti in abbinamento ai piatti, vini selezionati dalle produzioni territoriali della Campania e da altre regioni nazionali.
Tra i fans del tartufo – sia bianco che nero – anche Ciro Polese, patron della splendida struttura agrituristica Villa Palmentiello.
“Da piccolo rimasi impressionato dalla forma e dall’odore – racconta – e pensai che nessuno avrebbe mai mangiato una cosa cosi strana e bitorzoluta”.
In effetti, la forma del tubero e l’impatto al naso lasciano perplesso chi non lo ha mai assaggiato. A Polese, il dubbio lo tolse la mamma, ovvero la chef Maria Consiglia: “ mi preparò un uovo ad occhio di bue e grattugiò sopra un pò di tartufo nero dei boschi dei Monti Lattari, donando al piatto un profumo unico. Da allora il tartufo è entrato nella mia vita e poi, ovviamente, nei menù della nostra struttura, tra i piatti ricercati più graditi”.
“Come ogni anno, domani dedicheremo un intero pranzo a questo ‘rinomato figlio del sottobosco’: tra il Tartufo e Villa Palmentiello c’è da lungo tempo un’autentica e duratura storia d’amore, grazie alla dedizione assoluta al gusto della nostra bravissima chef Maria Cannavacciuolo che conquisterà con le sue sublimi interpretazioni i nostri ospiti, prendendoli ovviamente ‘per la gola’.’” – annuncia orgoglioso Ciro.
“La passione e la dedizione con cui svolgiamo il nostro lavoro, e l’assoluto rispetto che nutriamo verso i nostri ospiti, ci hanno infatti convinto a tenere le porte aperte ogni giorno a pranzo. Il servizio serale è assicurato agli ospiti che soggiornano nella nostra struttura, in rigorosa osservanza delle norme anti-covid, a garanzia di assoluta sicurezza – continua il direttore di Villa Palmentiello – L’Ufficio accoglienza è operativo ogni giorno, fino alle ore 22,00, per programmare eventi, elaborare e visionare preventivi, studiare proposte personalizzate, mirate a soddisfare ogni aspettativa”.
Dalla ristorazione all’ospitalità: a Villa Palmentiello è possibile trascorrere dei fine settimana ritempranti e rigeneranti, in assoluto relax, coccolati in ogni momento della giornata dal premuroso personale e viziati dalla chef piatti propone supportata dalla sua affiatata Brigata, tantissime specialità della casa in ossequio alla migliore tradizione locale all’insegna dei sapori vincenti, deliziando i palati dei tanti abituali frequentatori.
Il venerdì è incentrato sulle prelibatezze di mare, tipicamente campane, incominciando dal pescato fresco, i frutti di mare e i crostacei, inclusi stoccafisso e baccalà con le ricette secolari del territorio.
I pranzi del sabato e della domenica sono dedicati alla cucina locale e alle eccellenze della regione: piatti storici ed equilibrate reinterpretazioni. Ingredienti base, i freschissimi prodotti della terra, a chilometro 0, appena raccolti, fragranti e profumati, coltivati nell’orto di Villa Palmentiello, e la carne di qualità garantita, di propria produzione, in un connubio di sapori all’insegna della genuinità vincente.
Soggiorni in beatitudine, immersi nel verde della natura. Notti tranquille, in totale confort, con servizi esclusivi.
Occasioni dedicate, in questo periodo, per regalarsi un week end magico
Per chi sceglie in questo periodo di alloggiare per una serata rigenerante e romantica, nelle accoglienti camere del Relais, c’e una straordinaria sorpresa riservata: sia la camera, che la variegata colazione, e pure l’aperitivo servito sullo splendido terrazzo dal quale si gode una vista a perdita d’occhio d’incredibile suggestione su Napoli e il suo bellissimo golfo, sono tutti compresi nel prezzo della cena gourmet à la carte.
Info e prenotazioni:
081 5392456 – 3394747447
m.me/villapalmentiellopage
Teresa Lucianelli