Il Dipartimento investigativo dei servizi di sicurezza russi (Fsb) si è rifiutato di aprire un’inchiesta penale sul sospetto avvelenamento del rivale numero uno di Vladimir Putin, Alexiei Navalny, come chiesto dagli attivisti del Fondo Anticorruzione del dissidente: lo riporta la testata online Meduza citando lo stesso Fondo Anticorruzione.
I legali del Fondo Anticorruzione avevano chiesto all’Fsb di lanciare un’inchiesta penale per “sviluppo e produzione di armi chimiche” in base al fatto che gli esperti dell’Opac hanno confermato la presenza su Navalny della neurotossina Novichok, sviluppata in epoca sovietica. I servizi di sicurezza russi – stando al Fondo – hanno però risposto che a loro parere non ci sono le basi per aprire un’inchiesta
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