Nicola Morra continua a lamentarsi per l’esclusione dalla trasmissione Titolo V su Raitre e a nulla è valsa la precisazione di Viale Mazzini che ha garantito che presto Morra avrà altre opportunità, sempre attraverso le reti del Servizio Pubblico ed eventualmente nello stesso Titolo V, per esprimere i suoi punti di vista. A Morra non sembra vero di poter passare dal banco degli accusati a quello degli accusatori: ‘Questo è il Paese dell’ipocrisia e dei sepolcri imbiancati in cui forse qualcuno, facendo servizio pubblico, reputa che il presidente di commissione Antimafia piuttosto che essere severamente esaminato, dai giornalisti debba essere semplicemente escluso dalla partecipazione ad una trasmissione. Il servizio pubblico può tranquillamente intervistare il figlio di Totò Riina, Salvatore Buzzi però il presidente della commissione Antimafia non può essere scartavetrato dai giornalisti’.
Queste parole hanno irritato Salvatore Buzzi, il protagonista del processo ‘Mondo di mezzo’, il quale annuncia querele. Anche oggi – scrive Buzzi in una nota – il senatore Morra ha perso una occasione per tacere. Intervistato ad Omnibus per la sua mancata partecipazione a una trasmissione Rai, ha dichiarato polemicamente che il servizio pubblico intervista il figlio di Totò Riina e Buzzi e non lui. Vorrei ricordare al senatore Morra che la equiparazione della mia figura con quella di Riina è oltremodo diffamatoria, motivo per il quale lunedì provvederò a querelarlo. Vorrei aggiungere che non sono stato intervistato dal servizio pubblico dopo i fatti del 2014 bensì da Giletti su La 7 di proprietà di Umberto Cairo.
I componenti di FdI della commissione Antimafia Antonio Iannone, Wanda Ferro e Luca Ciriani annunciano che Fratelli d’Italia ha deciso che non parteciperà più ad alcuna riunione della commissione parlamentare Antimafia per protestare contro le mancate dimissioni del presidente Morra. Riteniamo che le sue vergognose e inqualificabili dichiarazioni verso la compianta Jole Santelli e verso tutti i cittadini calabresi non possano essere derubricate a boutade o fraintendimento. Per questa ragione torniamo a chiedere le immediate dimissioni di Morra e, fino a quando non ci saranno, Fdi rimarrà fuori dalla commissione.