Carabinieri

“Giù le mani dalle nostre mogli”: mariti contro il maresciallo

”Giù le mani dalle mogli degli altri. Codardo togliti cintura e pistola e difenditi dai mariti”. È la scritta apparsa nei giorni scorsi sui muri del centro di Bellano, paese sul lago di Como. Un murales contro un maresciallo dei carabinieri che ha fatto il giro dei social e ha scatenato numerose polemiche nel piccolo borgo.

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la scritta sarebbe una vendetta pubblica orchestrata da alcuni mariti gelosi del paese, convinti che il comandante della locale stazione dei carabinieri li abbia resi cornuti.

Il nome del presunto Don Giovanni è scritto a caratteri cubitali nel murales: il maresciallo che guida la locale stazione, in servizio a Bellano dal 2004. Sposato, padre di tre figli, descritto come aitante e socievole.

Le scritte sono apparse lo stesso giorno in cui il militare è uscito di casa dopo un lungo periodo di quarantena per il coronavirus. Il sindaco del paese Antonio Rusconi ha dichiarato al Corriere che le “scritte ingiuriose sono state rimosse e dovrà essere effettuato un ulteriore intervento per imbiancare i muri vandalizzati”.

Ma la questione resta, anche perché il maresciallo, colpevole o no, rischia l’allontanamento per incompatibilità ambientale. Il comando provinciale dei carabinieri di Lecco ha fatto sapere che l’intera schiera gerarchica è stata informata dell’accaduto e che ci sono accertamenti in corso.

Il diretto interessato si è difeso negando le accuse e si è detto convinto che non si tratta di una vendetta di mariti gelosi, ma solo del tentativo di farlo cacciare via da parte di qualcuno in paese che ce l’ha con lui.

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