”Anche se se un accordo venisse trovato, non c’è “nessuna garanzia” che possa entrare in vigore in tempo utile. Per questo “dobbiamo essere preparati anche alla possibilità che non ci sia alcun accordo in vigore il primo gennaio prossimo” e quindi oggi “presentiamo le misure contingenti” da applicare in questo caso.
Così in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen sulla Brexit.
Ieri niente svolta nella lunga cena fra Boris Johnson e la von der Leyen. Una fonte di Downing Street ha spiegato che il premier britannico e la presidente della Commissione europea hanno verificato che rimangono distanze “molto ampie”, ma hanno anche concordato di far proseguire i negoziati fino a domenica, indicato come termine ultimo per una decisione “ferma” tra deal e no deal.
La fonte britannica, citata dai media del Regno, ha parlato di “una discussione franca sugli ostacoli significativi che restano nei negoziati”. Ha poi aggiunto che permangono “differenze molto ampie fra le due parti e che non è ancora chiaro se potranno essere colmate” per arrivare a un accordo di libero scambio o se Londra metterà invece fine al periodo di transizione post divorzio il 31 dicembre con un no deal. La fonte ha comunque precisato che i colloqui fra i due team negoziali riprenderanno in questi giorni fino alla fine della settimana perché “non vogliamo lasciare alcuna strada inesplorata”. In ogni modo la scadenza finale è stata indicata per domenica prossima, termine entro il quale, secondo Downing Street, andrà presa “una decisione ferma sul futuro delle trattative”.