Oltre 1.500 persone, disposte su una fila che ha raggiunto quasi il chilometro di lunghezza, sono in attesa di poter sfilare davanti al feretro di Paolo Rossi nella camera ardente.
La bara, di noce chiaro, è stata sistemata all’uscita degli spogliatoi, sotto la tribuna centrale. E’ riparata da una struttura metallica di color nero, alta circa 3 metri, con quattro grandi mazzi di fiori, bianco e rossi, adagiati a terra all’altezza dei sostegni.
Decine di cartelli e striscioni con la scritta “ROSSI GOL” sono stati esposti alle finestre e sui terrazzi della città. L’iniziativa è stata lanciata attraverso i social da alcuni tifosi biancorossi ed è legata al ricordo di un vecchio striscione che comparve allo stadio ‘Menti’ già dalla stagione 1976-1977, in serie B, quando Rossi, allora quasi sconosciuto, iniziò a segnare a ripetizione, garantendo al termine di quell’anno la promozione in A. I cartelli sono esposti nelle vetrine dei negozi, sui davanzali delle case, ma anche appesi ad alcuni alberi.
E’ lutto cittadino a Vicenza: il sindaco Francesco Rucco lo ha proclamato fino a domani, con bandiere a mezz’asta nei palazzi comunali. Proprio Rucco aveva consegnato lo scorso il 18 febbraio la cittadinanza onoraria a Pablito, primo sportivo nella storia ad ottenerla. Il sindaco ha confermato oggi l’intenzione di dedicare in tempi brevi all’ex campione una parte dello stadio (già intitolato a Romeo Menti, morto nella strage di Superga) o la via in cui si trova l’impianto, via dello Stadio.
Il feretro di Paolo Rossi, morto a 64 anni, ha lasciato stamani la camera mortuaria dell’ospedale Le Scotte di Siena ed è arrivato Vicenza dove, dalle 15, è aperta la camera ardente allo stadio Menti. I funerali domani mattina nel Duomo della città. Paolo Rossi, giovanissimo, rivelò le sue doti di giocatore al grande pubblico del calcio militando proprio nel Lanerossi Vicenza.
Oltre 1.500 persone, disposte su una fila che ha raggiunto quasi il chilometro di lunghezza, sono in attesa di poter sfilare davanti al feretro di Paolo Rossi nella camera ardente.
La bara, di noce chiaro, è stata sistemata all’uscita degli spogliatoi, sotto la tribuna centrale. E’ riparata da una struttura metallica di color nero, alta circa 3 metri, con quattro grandi mazzi di fiori, bianco e rossi, adagiati a terra all’altezza dei sostegni.
Decine di cartelli e striscioni con la scritta “ROSSI GOL” sono stati esposti alle finestre e sui terrazzi della città. L’iniziativa è stata lanciata attraverso i social da alcuni tifosi biancorossi ed è legata al ricordo di un vecchio striscione che comparve allo stadio ‘Menti’ già dalla stagione 1976-1977, in serie B, quando Rossi, allora quasi sconosciuto, iniziò a segnare a ripetizione, garantendo al termine di quell’anno la promozione in A. I cartelli sono esposti nelle vetrine dei negozi, sui davanzali delle case, ma anche appesi ad alcuni alberi.
E’ lutto cittadino a Vicenza: il sindaco Francesco Rucco lo ha proclamato fino a domani, con bandiere a mezz’asta nei palazzi comunali. Proprio Rucco aveva consegnato lo scorso il 18 febbraio la cittadinanza onoraria a Pablito, primo sportivo nella storia ad ottenerla. Il sindaco ha confermato oggi l’intenzione di dedicare in tempi brevi all’ex campione una parte dello stadio (già intitolato a Romeo Menti, morto nella strage di Superga) o la via in cui si trova l’impianto, via dello Stadio.