Italian Prime Minister, Giuseppe Conte, attends a press conference at Chigi Palace in Rome, Italy, 03 December 2020. Conte's cabinet approved a draft decree banning travel at Christmas at a meeting overnight in a bid to stop the festive season feeding a third wave of Coronavirs COVID-19 contagion, sources said Thursday. According to the draft decree, which is expected to be definitively approved after talks with Italy's regional government, movement between regions will be banned from December 21 until the Epiphany national holiday on January 6.? ANSA/GIUSEPPE LAMI

Il premier Conte tra ranghi serrati e cooperazione…

‘Nel 2020 la sfida che abbiamo di fronte non è solo quella di liberare le potenzialità inespresse dell’Italia. In primo luogo dobbiamo serrare i ranghi, per battere il nemico. E serve una solida cooperazione interazionale. Il virus non conosce confini ma attraversa barriere. Il governo è al lavoro per definire compiutamente la struttura per il monitoraggio e l’attuazione del Recovery Plan  e che potrà avvalersi anche di un quadro normativo ad hoc. Questa struttura in nessun caso sarà sovraordinata o sovrapposta ai doverosi passaggi istituzionali. Molti dei progetti del piano avranno successo solo innescando sinergie tra pubblico e privato’.

Il problema sorge in realtà quando il nemico da battere si trova in noi stessi, leggi nella compagine di governo dove è molto difficile, per non dire impossibile, serrare i ranghi.

Arriveranno, e si dovranno gestire 209 miliardi di euro, per fare fonte al disastro causato dal virus ‘che non conosce barriere’, per dirla con il premier. I 209 miliardi di euro devono essere usati per la ricostruzione e la rinascita del Paese riparando ai disastri causati dal Covid.

La bozza del Recovery Plan stabilisce che 196 miliardi di risorse dovranno essere distribuiti per sei macro-aree: 48,7 miliardi alla digitalizzazione,74,3 all’ambiente in generale, 27,7 al settore infrastrutture per una mobilità sostenibile,19,2 per istruzione e ricerca,17,1 destinati alla ‘Parita’ di genere, mentre alla Sanità arriveranno solamente, e esclusivamente,  9 miliardi.

Solo 9 miliardi da utilizzare per far fronte al virus ‘che non conosce barriere…’.

Il nostro Paese, il nostro Governo e la relativa opposizione avranno la necessaria competenza di gestione senza perdersi in liti da cortile?

Ci sarà la capacità di mettere in campo ipotesi e progetti per avviare reali e concreti sviluppi di investimenti?

‘L’idea iniziale era quella di avere una prima approvazione del piano e quindi la possibilità di erogare il prefinanziamento del 10%, circa 20 miliardi per l’Italia, nella tarda primavera: la decisione finale sul Next Generation Eu è arrivata la scorsa settimana, i tempi saranno quelli della tarda primavera o inizio estate’, ci informa  il commissario Ue Paolo Gentiloni al Rome Investment forum 2020 della Febaf: ‘Si sta discutendo, spero la discussione si chiuda stasera, perché il Parlamento richiede di alzare il 10% vedremo dove si arriverà’.

Sul Recovery Fund nessuno è in ritardo in questo momento, ha detto Gentiloni precisando che eravamo leggermente in ritardo per l’approvazione finale ma ora abbiamo ricevuto una bozza di progetto dagli stati membri e a gennaio sono sicuro che riceveremo da ogni stato membro la bozza e poi la versione definitiva.

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