‘Palazzo Chigi non esclude un rimpasto”. Questa l’indiscrezione, in diretta da Roma, durante ‘Stasera Italia’ il talk politico condotto da Barbara Palombelli in onda su Retequattro. Sono giorni di intensa fibrillazione politica per il premier Conte, alle prese con la possibilità di scegliere nuove restrizioni per le feste di Natale, dopo che in un primo momento si era deciso di rendere l’Italia tutta zona gialla, tranne il 25, 26 e l’1 gennaio. E Conte poi sta incontrando i suoi alleati perché c’è da sistemare la grana di Italia viva che chiede un cambio di passo del governo sulla gestione dei fondi europei. E sullo sfondo aleggia la parola rimpasto, situazione che al premier non è mai piaciuta.
“Tutti i partiti adesso negano l’ipotesi del rimpasto: dal Pd ai Cinquestelle a Italia viva che, secondo Renzi, è troppo tardi ormai. Non lo esclude invece Palazzo Chigi”, rivela il giornalista di ‘Stasera Italia’ in collegamento in diretta da Piazza Colonna di fronte Palazzo Chigi. “Potrebbe esserci un mini-rimpasto alla fine di questo giro di consultazioni e di verifiche che sta facendo Conte”. Sembra così che Conte abbia aperto all’ipotesi da lui sempre esclusa. Probabilmente ha capito che è la sua ultima possibilità per rimanere premier. Chissà se però è ancora in tempo.
Intanto salta L’atteso faccia a faccia tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte. Il vertice in programma alle 13 a Palazzo Chigi sulla verifica di Governo, chiesto a gran voce dall’ex premier e leader di Italia Viva che sulla cabina di regia per il Recovery Fund ha più volte minacciato la crisi di governo, non si terrà.
Un colpo di scena arrivato questa mattina, quando Italia Viva ha fatto sapere al presidente del Consiglio di non poter partecipare all’incontro previsto alle 13 per l’assenza di Teresa Bellanova, la ministra renziana impegnata a Bruxelles per il Consiglio europeo.
Vertice dunque spostato a mercoledì o addirittura giovedì, col governo e la maggioranza che resta sulle spine e ‘appesa’ alla decisione di Matteo Renzi. Nella chat interna di Italia Viva Renzi avrebbe spiegato ai suoi di non volere andare a Palazzo Chigi senza la capo delegazione perché questa discussione non è un fatto personale e allo stesso tempo non mi sembra logico che un ministro salti un appuntamento europeo importante.
Sempre l’ex premier di Rignano sull’Arno ai suoi chiarisce i punti del confronto con Conte: ‘Noi chiediamo di parlare di politica e di Recovery fund, non di rimpasto e poltrone come naturalmente da giorni vogliono far credere le veline di Palazzo. E andremo a dire al premier – con le due ministre presenti – che noi facciamo politica se possiamo portare avanti le idee, non per difendere due poltrone.
Nelle prossime ore è attesa dunque la contromossa di Conte, che dovrebbe convocare un nuovo incontro tra le parti tra domani e giovedì per capire se è possibile ricucire il rapporto con Italia Viva e fin dove si vorrà spingere Renzi, se davvero è pronto a far cadere il governo in piena pandemia.
A tormentarlo è il fantasma di una crisi di governo imminente. Ma anche l’ipotesi rimpasto non è poi così remota. Intanto il presidente del Consiglio avvia a una verifica di governo, non chiesta da Matteo Renzi. A costringere il premier a questo passo è stata almeno la metà del Partito democratico, da Andrea Orlando a Lorenzo Guerini a Matteo Orfini. E alla fine Sergio Mattarella un mini-rimpasto potrà concederlo. Tuttavia, nel caso in cui ci fosse un rivolgimento pesante dell’esecutivo, Conte dovrebbe dimettersi, fare un accordo sottoscritto dai partiti della maggioranza e ripresentarsi alle Camere.