Francia. Hollande avanti, tiene Sarkò. Boom di Le Pen

Il primo turno delle elezioni presidenziali francesi incorona il socialista Francois Hollande che supera di un punto e mezzo il presidente uscente Nicolas Sarkozy: 28,63% contro il 27,08%. Ma il vero vincitore di questo primo round per la corsa all’Eliseo è Marine Le Pen, la candidata del Fronte nazionale. Il partito delle destra estrema, sfiora il 20% delle preferenze. Deludono le aspettative Jean-Luc Mélenchon, rappresentante della sinistra radicale, che ottiene l’11,10% e il centrista François Bayrou (9,11%). Staccatissima la verde Eva Joly che si ferma al 2,28%. Il voto di questo primo turno delle elezioni presidenziali ci consegna una Francia conservatrice e con il cuore che batte a destra. Nicolas Sarkozy riesce a limitare i danni ed evita una déblace che in tanti avevano ipotizzato alla vigilia del voto. Certo il presidente uscente perde consensi rispetto a cinque anni fa e resta, comunque, ancora in sella per ritornare all’Eliseo. Francois Hollande vince il primo round, confermando le aspettative della vigilia, ma non stravince. Così come chi si aspettava il voto di protesta con l’astensionismo è stato smentito dai dati sull’affluenza ai seggi elettorali. Il partito degli astenuti ha toccato il 19,4%, mentre ha votato l’80% degli aventi diritto, una percentuale elevata benché in calo rispetto al 2007 (83,77%). Ora inizia il conto alla rovescia per il ballottaggio del 6 maggio e per Francois Hollande e Nicolas Sarkozy inizia la vera campagna elettorale. I due sfidanti dovranno convogliare sui loro nomi i voti degli elettori degli altri schieramenti politici ed inizia subito il corteggiamento ai vari leader. Stando ai dati di oggi il presidente uscente partirebbe addirittura in vantaggio su Hollande: il 27% si Sarkò più il 18,6% di Le Pen si raggiunge il 45,6% contro il 41,3 % dato dal 28,2% di Hollande, il 10,9% di Melenchon e il 2,2% di Eva Joly.  Ago della bilancia resta il centrista Francois Bayrou nonostante il suo magro 9,2%. I suoi voti si divideranno fra il socialista e Sarkozy. Il ricco bacino elettorale di Le Pen è quello a cui punta il presidente uscente. Sarkozy lo sapeva fin dall’inizio e la sua campagna è stata centrata tutta su temi di destra: il controllo dell’immigrazione, la sicurezza. La sfida è difficile. Molti elettori del Front National sono allergici alla destra ‘gollista’, e l’immagine di ‘presidente dei ricchi’, amico dei potenti, piace pochissimo agli elettori lepenisti che in larga parte provengono dalle fasce meno abbienti della popolazione e dai quartieri operai. Marine Le Pen si è ben guardata dal dare indicazioni di voto e anzi ieri ha insistito: il successo dimostra che è lei a rappresentare l’alternativa alla sinistra.

 

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